LOCALITÀ 113 « Trunussi Grande» (Trushi superiore?) con 66 case e « Tru-nussi Vecchio» (Trushi inferiore?) con 4 case. Bolizza duecento anni dopo accenna genericamente alle « tre ville di Tunisi » con 90 (?) case ognuna. Alla voce « Casa del vescovo di Scutari » ho accennato alla notizia fornitaci dallo stesso P. Coronelli che il vescovo di Scutari aveva la sua residenza al « Castello di Trunsi » : questo dato è stato da me raccolto a Venezia dopo la mia partenza dallAlbania e non mi è stato possibile rintracciare sui luoghi qualche ricordo del «castello » o di quella residenza del vescovo. Noto soltanto che il Cantelli orna con una grande croce il segno topografico di Trushi Inferiore volendo con ciò designare una residenza vescovile. Pochi anni dopo, quanti ne sono trascorsi tra il viaggio dell’informatore di Coronelli e di Cantelli, P. Gaspari trovò residente a S. Sergio il parroco di Trushi. Cfr. voci «Casa del vescovo di Scutari», « Lagia o Condii», «S. Pellegrino», «Territorio di Trunsi». Cantelli, Carta Albania. - Catasto veneziano. - Bolizza, p. 300. -Gaspari, 1930, p. 611. -Coronelli, Atlante Veneto, Geografia Sacra, p. 18. - PP. Gesuiti, p. 29. Tuscena. Tuscena è la trascrizione latina di Tuzi, piccolo villaggio della pianura tra Podgoritza e il lago di Scutari, cresciuto d’importanza quando, nel 1878, Podgoritza passò ai montenegrini e qui si rifugiarono molti musulmani albanesi. Dopo la guerra balcanica anche Tuzi e la regione circostante furono assegnate all’invadente slavo. La popolazione fa parte della tribù degli Hoti e della bandiera o bairac di Traboina. Thalloczy vorrebbe che Tuzi dello Zem sia la patria d’origine di certo Les Tuzi nominato in un antico documento del 1335 e corrisponda alla « villa di Tuzi » che figura nel Catasto veneziano con 150 case. Quest’ultima identificazione è, secondo me, per lo meno dubbia: non sembra che il dominio veneziano si estendesse nel 1416 fino allo Zem e la località Armao - 8