LOCALITÀ 55 del lago di Scutari. A Kopliku inferiore ha sede la sottoprefettura della Grande Malissia. La località che ha dato il nome alla regione è ricordata fin dal 1348: « Kupelnik » secondo un documento serbo di quell’anno;. « Copernicu » con 90 case nel Catasto di Scutari del 1416; «Chopilich» con 36 case nella Relazione del Bolizza. Ada et diplomata, II, n. 46. - Catasto del 1416. - Bolizza, p. 301. -Hecquard, p. 152. - Thalloczy, I, p. 101. - Baldacci, Albania, p. 209. Cotari. E l’attuale piccolo paese di Kotri in Zadrima, sulla riva sinistra del fiume Giadri. su una collina a circa % ora di distanza da Dajci dalla cui parrocchia dipende. Vi abitano una ventina di famiglie cattoliche e una musulmana recentemente qui immigrata da Nenshati. Gaspari ne fa menzione sotto il nome di «Cocteri». Nei documenti veneziani del 1458 figura come feudo di Lek Ducagini. Cantelli, Carta Albania. - Gaspari, 1931, p. 350. - Schafarik, II, p. 462. Cragnia. Il confine bizantino, scrive Suffiay, era fortificato nel medioevo nelle gole e sulle vette delle montagne con mura di pietra e lavori di legno. A quell’epoca rimonta la parola « Kra-hina » (paese di confine, marca militare) che ha poi dato il nome alla regione di Kraja che comprende una quindicina di villaggi (fra i quali Castgnia, Bobovisca, Bes e Murich del nostro cartografo) situati sulle colline della riva sud-orientale del lago di Scutari. Alle « ville di Craina » era, nel 1671, il confine fra le diocesi di Scutari e di Antivari. Gli abitanti, che erano una volta in maggioranza ortodossi, sono oggi quasi tutti musulmani ma di lingua albanese nonostante il possesso prima montenegrino poi jugoslavo, fin dal 1878. Il capoluogo di Kraja è Arbneshi, nel luogo ove il Coronelli ha posto il segno topografico di «Cragnia».