CHIESE I2Q Scutari—Vaudejs-Oroshi. Le case dei parrocchiani sono sparse all’intorno e formano altre località fra le quali Gjonala, la «Ginnali del Drino » di Padre Gaspari, dove si trovava l’antica chiesa di S. Giorgio. Qui, come riferisce il Nop9sa e come risulta da un’iscrizione posta sulla casa parrocchiale, risiedeva nel 1770 il vescovo di Alessio (Cfr. «Casa del Vescovo di Alessio»), Gaspari, 1931, p. 435. - Degrand, p. 124. - Nopgsa, Nordalbanien, p. 166. S. Gio: di Medua (Chiesa di . . .). La Relazione di Mons. Bizzi è la prima pubblicazione in •cui è fatta menzione della chiesa di S. Giovanni di Medua, mentre fin dal 1336 si ha notizia, da un documento dell’epoca, del porto di Medua (cfr. questa voce). Essa figura per la prima volta su di una carta geografica. Padre Gaspari, pochi anni dopo, accenna a questa stessa •chiesa « sotto l’invocazione della Natività di S. Giovanni Battista » e l’assegna alla parrocchia di « Renasi » (Renci sulle colline di Medua), Medua non essendo in quell’epoca abitata. La chiesa di Shen Gjin che è situata a un 300 m. dalle prime case di Medua, un po’ in alto sul declivio della collina, cadeva in rovina e viene presentemente riparata a cura del parroco di Alessio dal quale dipende. Bizzi, p. 90. S. Giovanni {Rad). Nessun dubbio si tratti dell’antica chiesa di S. Giovanni annessa a un’abbazia alle dipendenze del vescovo di Dri-vasto. Oggi se ne vedono le rovine (una torre quadrata, che era forse il campanile, traccia di mura e dell’abside) nella pianura di Vraka, a 10 chilometri a nord di Scutari, vicino al paese di Rrashi Poshter. La proprietà della chiesa è contestata dagli ortodossi ai cattolici fin dal secolo scorso e le Armao - 9