TERRITORI E REGIONI 183 Quel che mi pare certo è che l’estensione della regione è andata restringendosi col tempo. Nel xiii e xiv secolo, si comprendeva sotto il nome di Pulati, a quanto sembra, tutta la regione montuosa tra il lago di Scutari e la regione a sud di Prizrend e quindi le due rive del Drino superiore fino alla congiunzione del Drino Bianco e del Drino Nero: Spasso era compreso in Pulati Superiore e Kopliku in Pulati Inferiore. Il Coronelli colloca tutto Pulati sulla riva destra del Drino: Pulati Inferiore, a nord della Zenta, sede della tribù di Hoti e di Shkreli, e Pulati Superiore oltre la valle di Shala. Secondo Padre Gaspari, seguito poi dal Farlati, i villaggi delle valli di Nikaj, Merturi e Krasniqe formano Pulati Inferiore mentre Pulati Superiore comprende — e la sua descrizione è molto precisa — le sole valli del Kiri e di Shala. Oggi infine la diocesi di Pulati comprende lo stesso territorio delimitato da Padre Gaspari, ma soltanto le tribù di Pianti, Gjani e Kiri che popolano l’alto Kiri portano il nome di « tre bandiere di Pulti » e costituiscono l’odierno circondario di Pulati con circa 2.000 abitanti cattolici. Acta et diplomata, I, n. 50 et passim. - Gaspari, 1930, p. 492. -Farlati, VII, pp. 262 e 269. - Ippen, Gebirge, p. 22. - Cordignano 1929, p. 227. - Sufflay, Notizie, p. 211. S. Paolo XTerritorió). Il toponimo « S. Paolo » è ripetuto due volte sulla nostra carta: una prima volta accanto al segno topografico della chiesa di S. Paolo (cfr. questa voce), un’altra volta senza segno e a caratteri più grandi. Ciò induce a credere che il Coronelli abbia voluto indicare sotto il nome di « S. Paolo » tutta la regione di Puka e di Kabashi dove è tuttora venerato il Santo Apostolo. Osservo però che in nessun altro autore o cartografo si trova traccia di questa denominazione applicata alla regione.