I 26 LOCALITÀ, CHIESE ECC. DELL’ALBANIA SETTENTRIONALE S. Alessandro, Abbatia in Monte. Sulla vetta del monte Santo (Mali Shèjt) che chiude a oriente i boschi e i pascoli di Oroshi, era posta l’antica abbazia medioevale di S. Alessandro, della quale nulla è rimasto se non il ricordo nella tradizione popolare. Quando visitò Padre Gaspari l’Albania, il convento e la chiesa erano già in rovina e la chiesa parrocchiale dei « popoli mirediti » era la chiesa di S. Nicolò in riva al fiume Fandi (cfr. voce «Casa del Vescovo di Alessio»). È interessante osservare che i Mirditi venerano oggi sul monte Santo (come d’altronde nel XVII secolo) non S. Alessandro ma S. Giovanni Battista e vi si recano in pellegrinaggio il 24 giugno. Don Primo Suli, già parroco a Oroshi, suppone che la chiesa dell’abbazia era dedicata a S. Giovanni Battista per quanto portasse l’abbazia il nome di S. Alessandro. A questo santo papa e martire è dedicata la chiesa cattedrale della diocesi mirditese, eretta a Oroshi in epoca recente, la cui festa il 19 maggio attira pure grandi folle di genti anche dalle finitime tribù musulmane. Controversa è la questione se l’abbazia fosse dei Benedettini, come vuole la tradizione, i quali possedevano vari altri monasteri in Albania, o dei Basiliani, come, fra altri, aiferma Padre Gaspari. Acta et diplomata, I, n. 653. - Gaspari, 1931, p. 439. - Orbis Seraphicus, p. 429. - Degrand, p. 142. - Ippen, Gebirge, p. 50. - Cordi-gnano, 1929, pp. 237 e 507. S. Angelo. Oggi Shnejlli. Si tratta di un’antica chiesetta in rovina, situata quasi in cima al monte di Hajmeli, dove il popolo della Zadrima, fino a pochi anni or sono, accorreva numeroso alla messa e alla festa che vi si celebrava il giorno di Pentecoste. Gopcevic confonde questa chiesa con quella di S. Michele di Nenshati e descrive con vivaci colori l’annuale pellegrinaggio. Gopcevic, AIbanieii, p. 357.