Fig. 7.6 -Mischia di galere venete e turche fra le sculture decorative' della facciata di S. Maria del Giglio a Venezia. bordo, nella fuga prospettica delle mensole o baccalari che lo reggono, nel travi laterali dell'impavesata a protezione dei remiganti. Galera, s'e detto; anche se per certa accentuata snellezza, priva d'artiglierie e ridotta, come qui appare, unicamente a posto per i vogatori, con limitatissime, tanto la rembata di prora, quanto la camera di poppa, potrebbe anche designarsi tra le poliremi più sottili, come la fusta o la saettia, il brigantino o la fregata: veri navigli velocissimi da corsa, anche se ordinariamente armati a non più di uno o due remi per banco; mentre qui abbastanza evidente sembra la disposizione a trireme. *** Simile motivo merita confronto con quello della superba galera, pure sot­tovela e coi remi alfornellati, che nitida spicca in quella pagina marmorea della metà del cinquecento, trattata cop sicuro scalpello a bassissimo rilievo, la quale fa parte della base del grandioso monumento che Alessandro Vit­