LIBRO UNDECIMO. 613 ro & a molte fortificationi, che cingono quella Piazza. Per cucito , non riufcito al Valletta prevenir col foccorfo l’attacco, forti agli Spagnuoli non folo occupare le mezze lune d’aifalto, ma entrarvi mefcolati co5 difenfori, che fi ritiravano . In tal guifa Cafale reflava blocato y onde il Vailetta , raccolti di Francia alcuni pochi rinforzi, follecitamente v* introduce ottocento foldati, e n’affegnò al Signor della Tour il governo, eflendovi morto il Duca di Qandales, che prima vi aiiifleva. Ma , non havendo forze da potere in più luoghi refiflere, munì Carmagnuola , Chierafco , e qualch’ altro luogo, più opportuno, ò fofpetto, abbandonate con Alba alcune Terre, incapaci di foflenerfi. A favore de’ Principi anche Cuneajfi dichiarò, che fervi, per aprire loro la itra-da di Villafranca , e ferrar quella de’ foccorfì per Mare a’ Francefi, e Sant’ là fi diede agli Spagnuoli 5 onde, fuorché la Metropoli, non reftava quafi altro d’intatto nel Piemonte. Per opporli a tante perdite il Vailetta forti da Turino, ricuperò Chieri, tagliando a pezzi ’1 prefidio, & iniìeme col Duca di Longavilla, venuto di Francia con qualche truppa, marchiò verfo Aiti, dove con intelligenze iperava di forpren-dere la Città, e far prigioni i due Principi, che vi fi trovavano dentro. Per ilrada intefo, che s era fcoperro il trattato , cambiato camino , fi condufle a Chivas, ponendovi ’1 campo . Non fù a tempo il foccorfo, che, avvedutofene, inviava il Leganes $ nè giovò, eh’ egli, per impedire i viveri, al-loggiaife col fuo Efercito trà la Piazza, e Turino,* nè meno, che aifalendo le linee, tentaffe sforzarle ; perche , foilenute validamente, fù aiiretto di abbandonarlo 5 onde il Baron di Sebach, Governatore , provando mancanze di provifioni, e d ajuti, s’arrefe. Pendente quello aiTedio, il Principe Cardinale, invitato da’Governatori di Villafranca, e di Nizza, portatofi verfo quella parte, occupando in camino Cevacon altri luoghi, trovò, che l’introduttione fua nelle piazze predette veniva ilurbata da’ Francefi , che con diciotto Galee, e quattro Vafcelli fi tenevano in quelle acque j quando, allargatili al comparire d’ alcune Navi Spagnuole , per tentarne la preda, i Governatori gli aprirono le Porte, refiftendo fo-lamente la Cittadella di Nizza per qualche giorno. I Frart- ce- 1639 dove introducono quakbtfoccorfo i Fra-cefi. che prefi-diano le Pialle più efpojle. prefeguen• do la fortuna de’Fri*• eipì. cheft bene interrotta. gli preferva dalle machine di Valletta. che /’ accampa a Chinai. inutili ad ogni tentativo il Legane! . ehe r imito-vefi dalla Piazza . la qual poi s’ arrende. per le fupe-rate refifte-%e ie'Legni Francefi. con altri degli Spagnuoli . introiut-tofi'IC ordinale in Villa franca ÌS in Ni%-*<»• tardi foc-corrtndola i Francefi.