DELL’HISTORIA VENETA 1614 ne rapirono confiderabile quantità, non riipettate nè meno quelle de gli Audriaci > a’ quali però furono redimite ben predo con tanto maggiore dupore , & indignatione de’ Veneti, quanto più. volte ricercarono vanamente le proprie -w/fiv Parve al Veniero di non potere più a lungo- diiTimulare Zvadì/ie ^ danno, e l’affronto 3 onde sbarcate le genti » ordinò ri-'urui,w prefaglia di buon numero d’ Animali fopra le Terre di Fer- vi niduca» dinando . All’incontro gli Ufcocchi,. oltre nuova incurtio-ne nell’ Idria , faccheggiarono fopra Y Ifola d’ Offero le due Ville di Luilìno ,. Mandre in quella di Pago, e lo fcoglio di Provechio. I Veneti sbarcarono anch’ elii fopra il Paefe di Ferdinando, ma Io trovarono da militie pagate munito : onde , avanzandoti gl’ impegni ,, & apertamente fregandoti l’Infegne,, e 1’ Armi ,, furono dalla Dalmatia a Pola inviate alcune compagnie di Cavalli » e dal Senato eletto Marco Loredano, per fopraintendere all’Idria . L’Imperatore efpedì a Segna il Conte d’Echemberg , General di Croatia , per impedire r che non progrediffero V amarezze r e le offefe . Ma la piaga, che ricercava il ferro , e il fuoco , ò fi fomentava con lenitivi , òli laiciava. dalla di-latione del rimedio corrompere . Pel Conte di Cefana procurò; l’Echemberg intendere dal Veniero ciò, che la República richiedeffe ; havuto in rifpoda, pretenderti la punitione de i rei y la rellitutione delle cofe rubate , e fopra tutto l’efecutione dell’ accordo in Vienna * indava ,, che s’allargaffe l’affedio ,* ma per l’efperienze patiate negandolo i Venetiani , egli cadigati alcuni colpevoli d’ altri misfatti, lafciati impuni gli occupatori della Galea , tk appropriata a fe l’ultima preda, riportata dall’1 fole , partì da quel tratto . I Ladri vedendo , che 1* efea de’ loro furti piaceva anco al gudo de’ Grandi,. prefero maggior confidenza , & alcuni pochi > che fimulato timore ,, s’ erano allontanati, ritornarono a Segna, come prima, graditi Dunque accorgendoti i Venetiani r che loro s’aipettava applicarvi rimedio , e che conveniva effer tale, che follecitaffe infie-. nie gli Audriaci, Antonio Civrano, loro Capitano dei Golii«’ d'aicunt fo, sbarcò trà Laurana e Velofca militie , feorrendo il Pae-dt'jr*. con incendio d’alcune Terre, e preda dimoiti Animali. Così