494 DELL’ HISTORIA VENETA 1631 ra, e la peíle, haveva nell’anno decorfo con una Bolla dr Ec'utSl cretato a Cardinali, a gli Elettori Ecclefiaftici , & al Gran [/¡untolo f Maitro di Malta titolo d’ Eminenza ,. prohibendo loro di ri. nmtnen\a. cevernc aitro ^ fuorché da’ Rè . La República perciò continua-va a fcrivere con le iolite forme 5 ma alcuno de’ Cardinali ZmLT prendendo occasione dall’ amarezze y che vedeva correre col •'Hfofti. Pontefice, e co’Tuoi Congiunti, ricusò le lettere, con fenfo graviflimo del Senato , S’aggiungevano acerbecontefe tra quel-li di Loreo, fudditi Veneti, e d’Arriano , che appartengono tits’avari- Ferra refe, dove il Cardinal Pallotta, Legato , turbando xonop'rca- anco i più certi Confini de’Venetiani r con far prigioni & %"d]ùT ahri danni, dimoilrava penfiero di tentare maggiori novità , renare/,. COn alzare ilrade y inteilare il Pò, & alterare il corfo deli’ ¿eZh'iT Acque. Nè mancavano i Veneti r inferendo danni uguali , luhi. rifarcirfi j anzi entrato in Sacca di Goro Luca Pefaror Ca- pitano del Golfo, con qualche Galea y e con Barche armate, fermava i legni che con viveri y'ò merci r contra le leggi della República per mare verfo Ferrara paifavano . Diilrulìè anche nel Fiume le novità de’ lavori y fatte per divertire il fuo corfo j onde, inafprendofi gli animi , pareva y che fi fof-fe per progredire più oltre, perche, ingroifate le miiitie reciprocamente a’confini, gli Ecclefialtici alzarono un Forte r chiamato delle Bocchette,, e i Veneti ne contrapofero un’altro t nominato della Donzella ► A UNO M DC XXXII. A Ccioche ad impegni maggiori noti s’avanzafle quello ‘¿¿«¡'i im~ primo calore dell’ armi , s’interpofero i Miniílri Fran-cefi , proponendo fofpenfione d’ offefe , e che s’ allontanafie-ro le miiitie da que’confini, dove appunto, nel procinto di aiu qu»ir ftabilirne il concerto, accadde, che in una fattione alquanti PieenpartTdy de’ Pontificii furono uccifi, e trentatre ne reltarono prigionif fa't'Ami ^cnza danno dalla parte de’Venetiani. Ma datali al Rè Lo-mentie ac- dovico parola dal Pontefice, e dalla República di non s’of-dTp^t,- fender coll’armi, e di rimuovere lo foldatefche, reflò maggior fictUdijft- campo al negotio y col quale fi fopirono alcune delle diffi-»!aZn¡!'~ cultà j impcrcioche , affermando il Pontefice al Signor di Ì3raf-