LIBRO OTTAVO. 4S5 ri in fito, quafi che piano , tramezzato da qualche mediocre eminenza . A'Cefarei comandava nel mezzo il Tilli j il Firilemberg a delira , & il Papenhaim a ilniftra . De gli Svedefi teneva il Rè il Corno deftro, e del finiftro haveva cura con le fue genti il Salìbile. Dietro 1’ uno, e 1’ altro ila vano alcune Truppe in riferva . Il Tillìcon la peritia di Capitano provetto haveva feelto il vantaggio del Sole , e del vento j ma il Rè con arte niente minore, parte protrahendo il tempo della battaglia , parte piegando l’ordinanza nel caricar’ il nemico , 1’ ufurpò in gran parte a fe ileifo. Dunque a paifo lento, c ben regolato il giorno de’fette di Settembre s’avanzarono le fquadre al conflitto, apportando il Cannone con tiri inceifanti reciprocamente confi-dcrabili danni ; maggiori però a gli Svedefi , che ad ogni modo immobili confermarono l’ordinanza, attendendo il legno alla pugna . Il Re finalmente comandò, che s’ urtaife , nè così torto lo comandò, che d’amenduele parti fi videro gli fqua-droni mefcolati, c confufi. La vita di tanti guerrieri flava riporta sù la punta dell’ armi ; s’infierivano i cuori ne’cofpi, i feriti apparivano in cumulo, i cadaveri formavano alte catafte nel campo. Nel bollor del conflitto i Capi medefimi s impegnarono nella Battaglia , uguagliando la fortuna, e i pericoli. Pareva, che la Vittoria heiìtaife, quando dopo qualche hora di dubbiofo cimento il Corno deliro degli Auftriaci ruppe, e sbaragliò il finiftro de’Sartoni. Ma il Rè dopo molte impref-fioni aprì, e confufe il finiftro dei Papenhaim di tal modo, che, non trovando più refìftenza, potè, morte le truppe di riferva, portarfi rapidamente inajuto al Saifone, e colpire i Cefarei con tanto furore, che cederono il campo , All’ hora non vi fù più battaglia, ma ftrage , e fuga , fin tanto , che fo-praggiunta la notte, Jafciarono prima di profeguire i vincitori , che di fuggire i vinti. Il Tillì con molte ferite, e con pochiffima gente in Halla fi ritirò. Fù detto f che arrivaifero i morti a quindici milaj fi difperfcrogli altri, lafciandoa gli Svedefi 1 campo , eia gloria col Cannone, c’1 bagaglio. Dopo così in figne vittoria Ti ripartì, quafi in preda, 1’ Alcmagna tra il Rè, & il Saifone. Quelli fcelfe la Bohcmia, con le Provincie adiacenti, al Rè lafciando il rollante. Fù opinione fondata, che, ie Y Efercito unito avanzava a dirittura verfo H. Nani T. L H h 3 gli 1631 cbt pr»cura no con ¡ft amiic voi piritia P avantaogio de’fili. appena in-gaggiatafi la battaglia . tonfar or» rimefcola n-dofi i Ctm-batitnti. tbt Allagano il tutto difangut. accennando la Vittoria da' C*-farti. tbt ftto-etmentt invi fi iti . et de no il tamp«. incacciati dall’ ucci-foni . rimafa la Germania in podtjlà dii /?>, e dtU' Elette- cbt frù di loro la fidi-ridono.