374 DELL’ HISTORIA VENETA 1628 a'iuoi Stati; a conditone però, che, com’egli (per rimuovere le gelofie) non fortificherebbe le fue nuove conquifte , così dagli Spagnuoli fi riduceife Cafale nella debolezza dell* cifer’ antico. Ne alcuno de’contrahenti hebbe difficultà in pro-metterfi ogni vantaggio reciprocamente, perche ogn’ uno fpc-rò, che nuovi accidenti lo difobligaifero poi dall’ oifervanza de’patti. Onde, benche in Milano il Marchefe di Montene-chtfrben grò tra gli altri vi dilfentiife , e vaticinale con gran prudenza a!farlo. (come ben tofto riufcì) eifere più certi i danni, che i vantaggi di così dura, e gelofa conquida ; ad ogni modo il Gon-zales, avido di fama, e di gloria, e fopra tutto cupido di confermarli nel governo di Milano, come neceifario, & ac-undlT ereditato Miniftro , colorì al Configlio di Spagna l’imprefa per conile,, tanto facile, e certa , che gli riufcì di cavar’il confenfo. Egli principalmente fondava fopra l’intelligenze, che dentro Calale teneva ; e s’ aificurava d’ eifervi introdotto, prima che il difegno, eia molfa difeoprifle ; onde, precorrendo alla fama, non che a’ foccorfi Francefi, odentava, che in quella piazza Mantova ancora foccombeva , anzi tutta l’Italia , mentre non potrebbe alcuno fottrarfi dal giogo, fe il Duca di Savoja, principalmente indotto dalle fue arti, fabricandolo a gli altri, T imponeva a fe delfo. L’Olivares, che, trafeurate le confe-guenze de’ rifehi venturi, foleva abbracciare avidamente l’oc-. cafioni de’ prefenti profitti, fpedita frettolofamente in Italia la .ZfiT ratificatone del trattato, e fatti esborfare al Duca cento mila T>f,Crlid> feudi, Per invigoritele moife , l’infiammava con lettere, pie-nume 1 fi!- ne d’ adulationi, e d’encomi, a farfi una volta ragione coll’ lrimpr0/J'. armi, e a vendicarfi generofamente de’ torti, che pretendeva elTergli fiati in varii tempi inferiti da’ Gonzaghi. Non haveva ¡1 MiUne- ^ Governatore in pronto più di dodicimila fantine tremila ftintanto, Cavalli; e di quelli verfo Como un grolfo alloggiava , per in-viTar-' vigilare a’ paffi degli Svizzeri, e de’ Grifoni ; & un’ altro col manie/:. Marchefe di Montenegro nel Cremonefe ne fpinfe, nonfolo per tenere a freno le rilolutioni fofpette de’ Venetiani, ma per opporli al Duca medefimo, il quale, fuperando le forze con qualche danaro , tratto da’ fuoi beni di Francia , haveva all’ ap-plaufo del nome, & alla novità della guerra tirati circa dieci mila foldati, quattro mila de’ quali fi trovavano in Monferrato,