66 DELL'HISTORIA VENETA 1614 I(è Cattolico differite dall' accordato di Pan, dall' Italia raccoglie Mìlitie. trattone il Mcdonefe. e V Geno-Affato. datala a fuoco, e a facco, ne riportò molta preda. Di che dolendoli il Governatore, & ugualmente i mediatori, il Duca procurò di fcufar il feguito con la lontananza del Figlio , che non fapeva de’ trattati ; ma gli Spagnuoli vollero rifarcir fi , con occupare Monbaldone , e Denice, Terre tra le Montagne del Piemonte. A1SLK0 MDC W. NOn volendo Filippo indurii a trattare del pari con Car- lo , fù ogni diligenza vana, accioche in Madrid s’ ap-provaife il trattato, ancorché il Pontefice di mano propria ne fcriveife al Rè efficacemente. Nè lo applaudevano i Francesi , perche il Rambogliet, più cupido della gloria di conchiuderlo, che applicato a’mezzi di ben efeguirlo , ha ve va trafcurati gl’ intereffi di Ferdinando . Diverfi Principi d’Italia } a pompa del loro oifequio, havevano eshibito al Governatore di Milano le Armi ; & egli appunto , accettando le offerte, ò per levare a Carlo le fperanze degli ajuti, ò per oftentare la prepotenza, intimò a tutti, ò per obligo di Ca-pitulationi, ò in teftimonio di parrialità d’adempierle. Per la Inveftitura di Siena quattro mila huomini dal Gran Duca efigeva ; da Modona, Parma, e Urbino un terzo di fanti per ciafcheduno ; e da Genova parimente , e da Lucca qualche numero di Militie. Cofimo inviò due mila foldati a piedi, a conditione che non fortiifero da’Confini del Milanefe , sborfando il foldo poi per quattrocento a Cavallo. Da’ Duchi di Parma, e d’ Urbino s’efpedì il loro terzo ; ammeifa folo a quello di Modona la feufa, ò dell’ impotenza, ò della parentela, havendo per Nuora una Figlia di Carlo . I Lucchefi aprirono alle leve de gli Spagnuoli lo Stato, e i Genovefi s'efimerono dal porger’ajuti per la neceffità d’invigila re a la loro cuftodia nella vicinanza, & averfione de5 Savojardi. Tuttavia molti privati opulentiffimi havendo da’ Publici i loro privati intereffi difgiunti, fomminiftrarono al Rè con varii partiti alcuni milioni . Così T Italia ftudiava di vincerli da fe ftefla. I Venetiani, che nella lunga Pace havevano a decoro, e prefidio dell’ una , e dell’ altra fortuna , rac-