16 3 5 thè dopo ambiguità varie. & affenfi inutili. lencbe flurm tatane da l Governa tor di Milano : tollegafi fon Lodovico. a cui uni-fcefi parimente Parma . con Jen tinento non meno. che contimore degli Spagnuoli. fbt attraggono Mcdona . 542 DELL’ HISTORIA VENETA Francefe, cinti dall’una parte con Pinarolo, e dall’altra col Monferrato. Crefceva nel Duca Ja gelofia al paifo medefimo che la neceifità Io ilringeva di flar’ unito con quella Corona* perche, fe da’ Francefi 1 Milanefe fi conquiftafle, fi conofce-va alla loro mercede perduto più toilo, eh’ efpofto.«s Ad ogni modo nella Pace amico, conveniva farli anco nella guerra compagno , non fenza qualche fperanza, che, unendo l’armi e partecipando a’configli, fornite a’fuoi fini, & a’fuoi van! taggi indirizzarle. Così a’ Francefi col nome adherendo , c con le maffime agli Spagnuoli, riufeì in fine a quelli mole, ilo, & agli altri di poco profitto. S’ efpedì dall’ Albornoz il Duca d’ Al viti a Turino, per frailornarlo dal fegnare la Le-ga, ma indarno j perche, fe bene crederono molti, che con quello paflaife meno publici, ma più finceri concerti, ad ogni modo dopo alcune dilationi fi itrinfe a’Francefi. All’ hora il Bellieure fi portò appreifo il Duca di Parma, che nel bollore degli anni, e delle paflioni cupido di gloria > e di guerra , haveva di già co’ Francefi così avanzato il maneggio, che poco reilò all’ Ambafciatore d’affaticarli, per dargli 1’ ultima mano , con fentimento , tanto più grave degli Spagnuoli, quan-to che conofcevano d’ haverlo fuori di tempo irritato , più che impaurito, con difprezzi , c minaccie di promuovere al governo degli Stati AleiTandro, fijo Fratello maggiore, che, come mutolo , giudicato da’ parenti incapace della fucceifio-ne , fi cuftodiva nella Cittadella di Piacenza gelofamentedal Duca. E fe bene ognuno condannava Odoardo, che, intraprendendo guerra col più potente, efercitaife più l’ardor del-r animo, che la prudenza, & il vigor delle forze 3 ad ogni modo i Miniftri di Spagna concepivano gagliardi timori, che folfe il Milanefe aifalito per fianco, reftaffero da Napoli impediti i foccorfi , s’introduceflero i Francefi in Piacenza , e forfè ancora in Sabioneda . Il Duca di Modona fi mercantava con amendue le Corone : tanto il penfiero di prevalere al rivale rendeva al prefente a sì gran Principi cari , e ilimati quei , che folevano altre volte fprezzare . In fine , dopo haver trattenuto la Francia, & il Bellieure, che andò a ritrovarlo, in lunghe fperanze, s’accordò con la Spagna , fognando con Franccfco di Mello il trattato d’adherire al par-