LIBRO DECIMO. 557 jl Rheno, e nel Palatinato, ricuperava Franchental, Gurta-vemburg, Spira, Vormatia, & altri luoghi. Heidelberg non laverebbe corfa fortuna diverfa , fe, refiftendo il Cafteilo , non bavette il Galaifo creduto elfere i progreflì più profittevoli altrove. Magonza fù prefervata , perche la Francia, vedendo , che fe le avvicinava così grave tempefta, fpinie ad unirli al Vaimar un’ Efercito intero fotto il Cardinale della Valletta, che , fopra la porpora vertendo 1’ armi, compariva tra gli Eferciti, e i Lutherani. Gli s’arrefe Binghen, perche il Galaifo, per lafciarlo inoltrare, fimulò d’ allargarfi, e poi con fpedita, e numerofa Cavalleria gli diede la caccia di modo , che potè appena falvarfi con lunghiffima marchia , la-iciandonove Cannoni in man de’Nemici. Tal ritirata s’equiparò ad una rotta, cotanta fù la gente nel camino perduta per rtanchezza, e per mancanza di vitto . Di tali accidenti il Richelieu s’affliggeva, perche Autor della guerra fi rendeva quafi reo de’ fucceffi . Rinforzando tuttavia l’arte, e l’ingegno , e ftringendoiì fempre più con gli Svedeiì, induife 1’ Oxenftern a venir’ ad abboccariì feco in Compiegne . Al contrario di quello, che rifulta dalle conferenze, ambidue con-feifarono la prefenza haver’accresciuto reciprocamente credito , e pefo alla fama. Per genio, per talenti , per intereife uniformi, facilmente accordarono la continuatone della guerra , della quale , tenendo i fini medeiimi , havevano anco uguali Je caufe. Stipularono per tanto un trattato a confermatone degli altri, con nuovi vincoli obligandofi , Di non fare fàparatamente la pace ; e di tentare ogni sformo , per non rendere ciò, che tenevano fin adhora occupato. Il Vaimar vacillava alle volte, perche gli fi offerivano a parte dagli Aulitaci grandi vantaggi j ma la Francia lo confermava col pagargli gran fomma di danaro, accioche teneife un’ Armata di dodici mila Fanti, e fei mila Cavalli, artiglieria conveniente j & in fervitio di lei l’impiegaife. L’ Aliata gli fi lafcia-va in preda, & Haghenò dalla Francia medefima , che la teneva, gli fù confegnata, con fpeciale prometta di non fta-bilire pace, che di comune concerto, e fenza che quella Provincia al Duca reftatte . Con tale bilancio deli’ armi la Francia impedì, che non folfero debellati gli Svedefi, già vinti, e che 1615 i lungo (¡ufi Fiume il G al affo. contro il quale, unit» agli Svi%-X'/tyfpignefi V Cardinal dilla Val-letta. poflo infu-ga con quafi tota1 difptr-fioni dall* Efercito . attrijian-dofem %i-cbilieu. chi, abboccato]! coll’ Oxtn-Jlern in Co'npiifnt. convien feco di proji-guiri la Guerra. con obbligo di non fornirla che d’ accordo. trattenuto-fi con gran ticompenfe il Vaimar dalla Fra-eia .