LUIGI MARINI 9 nel IV dei Pacta a eh. 83 e seguenti nel quale si dice : « In Christi nomine hec sunl pacta seu conventiones promissiones obligationes et tractatus facere inter providum virum Conradum Notarium Ducatus Venecie Syndicum et procuratorem domini Raynerio Zeno Dei gratia Incliti Ducis Venecie etc... ». Questo Corrado che nel 1261 comparisce detto semplicemente Notaio del Ducato di Venezia, nella tregua con Michele Paleologo che si trova nello stesso Registro IV Pacta in data 30 Giugno 1268 e dice : « ad quorum majorem fìrmitatem, manu nostra subscripsimus, et ipsa Bulla nostra aurea communiri jussimus et per manu Corradi Curie nostre Cancellarius fecimus roborari » comparisce Cancelliere della Curia nostra, per cui certamente Notajo e Cancelliere stabile del governo, come lo era 17 anni prima il Paolino Gabrieli. Del 1277 si trova pure un Rustichino Benin-tendi che si qualifica Notarius et Ducatus Vene-ciarum Scriba, mentre altri in questo Secolo si dicevano Notarius palata Venetiarum. Questi tutti erano certamente impiegati stabili e non avventizi di Cancelleria. È cosa notevole ed accertata che tutti fossero Notai o potestate Pontificis ovvero potestate Imperatoris. Recapitolando, pare che in questi remotissimi