10 LUIGI MARINI tempi il personale della Cancelleria della Serenissima si dividesse per comune consenso e quindi per uso e non per legge in tre Categorie vale a dire Scribi di palazzo o semplici scrivani, in Notai redigenti al caso stromenti ed al caso facienti da testimoni idonei ed in Cancellieri o Notai di fiducia addetti più particolarmente al Doge che li spediva al di fuori come Sindici o Procuratori per concluder trattati o sottoscriverli in regolari documenti. Taluno storico asserisce che di questi Cancellieri ve ne fossero tre addetti al Doge ovvero alla Signoria propriamente detta. Pare che a quei tempi si prendessero in impiego pur che fossero Notai e quindi fossero abili al notariato, senza badare se fossero Veneziani o forestieri, laici o Preti. Ciò pure risulta dalle loro sottoscrizioni : ne porterò degli esempi a prova. Del 1328 un Bonus Bonincontrus condam Nicolai Boni de Mantua; del 1334 un Andriolus de Firmo filius Dom. Nicolai de Candida; del 1335 un Bonincontrus del Balzano q. libertini del Balzano de Este; del 1351 un Andreas de Oltedo de Cremona; del 1356 un Nicolaus de Phariseis de Parma ; del 1362 un Nicoletus de Alexio filius Petri de Capite Istrie; del 1363 un Johannes Ferraresius de Fola. Questi erano tutti forestieri e non veneziani. Del 1329 un Leonardus de Cagnolis Presbiteri del 1330