LUIGI MARINI 109 visione, la smania di far prevalere la propria opinione che era la dote principale dei parolai, talvolta eloquenti, ma destituiti del sengo pratico che nega il nulla osta a certe speculative tendenze, e bisogna pur dirlo la mancanza di un qualche vero genio ispirato che sapesse trar seco una maggioranza ed aver eco fra i cittadini ed i popolari. Tutte queste ragioni spiegano tutto quanto successe poi nel 1797. XXIII. Fu pochi anni più tardi che come vedemmo successe 1’ enorme scandalo del Segretario di Senato Gratarol, un mattoide che riuscì dannoso pelle chiacchere che or.ginò, e pei veli che senza ritegno si rialzarono a carico di molti governanti, dacché la sua Narrazione Apologetica se contiene esagerazioni svela per altro delle cose meno che corrette sugli atti di più persone. Alle chiacchere nei pubblici ritrovi per queste cause che diremo interne o cittadine, e fomentavano le discordie, si aggiungevano a quel tempo le altre chiacchere originate dalle importate notizie dal-1’ estero, sulle ignobili gesta amorose del vecchio Luigi XV che disonoravano il trono, rovinavano e costumi e famiglie e finanze. Ci voleva ben altro che leggi restrittive per por freno alle lingue della gente. Per questa decadenza di costumi la scelta