LUIGI MARINI 25 l’anno 1266 mentre Renier Zeno era doge, fu forza per le grandiose spese che stanti le guerre le quali Vuna all’altra si succedevano diventasse indispensabile di metter 1’ imposta di doppia macina. Ciò grave riuscito essendo alla plebe, seriamente si mise a tumulto ; sicché il Doge per acquietarla si affacciò alla finestra. All’ augusta comparsa ed alle insinuazioni del Principe, anziché scemare quel tumulto e sedarsi non corrispose che con fischi e sassate. Dietro il qual sacrilegio corsero gli insorgenti a saccheggiare varie case di nobili. Non so per qual provvidenza acquetar s’ abbia potuto quella insurrezione dopo la quale vennero i rei principali presi sid fatto severamente puniti ». La sommossa per le farine successe quindi due anni e più prima che fosse doge Lorenzo Tiepolo. Ciò quanto al tempo. La Cronaca Savina ci racconta il fatto in modo alquanto diverso e forse con maggiore verità, dacché non aveva da obbedire alla prudenza nello scrivere della Storia di Venezia a Venezia, dove essa era necessaria agli Storici, specialmente se Patrizii. Merita la pena di recar tutto il brano relativo : « el detto Dose (Zeno) fece imporre molte gravezze al Populo de Venezia et fu posto diversi Dazii tra i quali anche el Dazio della Masena, la pubblication de le quali gravezze incitò el Populo eh' el se sollevò in tumulto e furor tal-