LIBRO UNDECIMO. 603 la navigatione protetta , preferiate l’Ifole , e le Provincie; anzi tutta la Chriilianità ben predo rifentirebbe gl’ inibiti ; & *il corfo convertendoli in guerra, fi converrebbe debellare , come nemici, quelli, che fi potevano punire al prefente, co-me Pirati. Ó’ altra parte s’affacciavano le difficultà dell’ im-prefa , fopra tutto il rifpetto verfo una fortezza, & un Por- b,»chtr»t* to Ottomano, che fé bene ingiù ila mente, e contra la Pace gli proteggeva ; nondimeno cercando i Barbari più 1’ occafio- njpttn, ni che le caufe di guerra , haverebbcro forfè avidamente abbracciata quella opportunità d’efeguire contra il Chriftiane-fimo i loro perniciofi difegni. La prudenza de’ Comandanti, agitandofi trà quelle confiderationi pefanti, fù dalla neceffi-tà indotta a’ più rifoluti partiti ; perche, havendo avvifato i Barbarefchi a Bechir, Capitan Bafsà del mare, per folleciti gìn„vita mefTì, efpediti dalla parte di Terra, il pericolo , nel quale ^ verfavano , implorarono foccorfo , dimoilrandogli, quanto fa- tan rebbe vilipefo il decoro, & oflcfo il ièrvitio del loro comune Signore, fe doveffero perire in un Porto , e fotto una Piazza , che innalza Io ilendardo Ottomano j e perderli quella fquadra, che fenza difpendio del gran Signore ferviva d’incomodo efercitio a’ Chriiliani , e d’opportuno rinforzo dell’ Armata Turchefca . Sopra quello avvifo , e da tali ragioni tit mm ilimolato Bechir, con venti due Galee il moffe , e con due r Maone, oltre a qualche Vafcello , per venir verfo il Golfo t0. Uau' ad incalorire l’ufcita a’ Corfari : alla notitia di che pollo fpeditamentc dal Cappello in confulta ciò, ch’operare fi do- rfrivon» veffe, fù rifoluto di prevenire, per non lafciarfi cogliere in f P”™*”-mezzo da due Annate, e sforzare, ò alla ritirata con poco decoro, ò a difavantaggiofo cimento, che alla fine con infelici aufpicii rompeffe la guerra . Non c’era altro modo di combattere, e vincere i Barbarefchi, eh’ entrando nel Porto: a quello partito pure s’ appigliarono i Venetiani , incerti però, le più conveniffe incendiare quei legni , overo afpor-tarli . Di ciò rimeffo fopra il fatto il configlio , la mattina de lette d Agollo 1’ Armata fi fchierò in mezza luna, collocate alle punte de’corni le due Galeazze , per coprire da’ fpk^ofi colpi della Fortezza le Galee fottili , & entrò coraggiofa- ‘Zntèn,i mente nel Porto, dove i Corfari a tanto ardire attoniti, po- Pcrtt' • feia