LIBRO UNDECIMO. 619 I Tartari, che chiamano del Crim , dipendenti dalla Porta Ot- 1639 tomana , fecero in quefto tempo, per vendicarfi de’Cofacchi, c per armare di fchiavi le Galee Turchefche, feorrerie nella j/-Rulfia , afportando gran preda, e numeto d'huomini, che venderono (com’è folito) a Turchi per vilifllmo prezzo. msf , Ma , giunto Amurath in Coftantinopoli, non v’ entrò col di- Jir» ^ vifato trionfo ; perche , percoiTo dal pattato accidente, non poteva reggerli vigorofamente a Cavallo j folocondufle alcu-ni principali prigioni, e gran quantità d’oro, che con rtupo- JjT* ‘ re eccedeva la fomma, ertratta per la guerra Perfiana , tanto fogliono gli Ottomani cavare profitti dall’ Armi, che a gli incoH. altri Principi fervono per confumar’ i Thefori . Subito fece tatnr'nJl,£ì intendere al Bailo , che non lo riputava più Miniftro di Prin- u'jì «In cipe, ma ortaggio de’legni rapiti dentro il fuo Porto. De-porto Mufsà Caimccan , ordinò tuttavia a Muftaffa , nello rtef- cb,p,rifiato carico foftituito, che aprifle l’orecchieal Negotio. Fù am-meiTo il Contarmi all’Audienza; e’I Bafsà , quietamente afcol- retate le ragioni del fatto, e la rifolutione coftantiffima del w,/»«-/, Senato di confegnare a cambio fue proprie Galee, piegò in fine all’ aggiurtamento , che confiftè, In prometterfi dal Bai- irsuta»» lo qualche danaro, come in rifacimento de danni, alla Val-Iona inferiti ; in reftituirfi quello /caffo prefervato, per effer -«•"/<*-proprio de Turchi ; nel refio fopirft qual fi fia pretensone ; comandarfi d Cor fari di non moleftar i Veneti ani , & d Governatori delle Portele di non accettarli né Torti, fé prima non pre(ìafferò c a ut ione di non inferire diflurbo . Voterfi da Comandanti della Republica punire ? li fieffì Cor fari, in conformità de Capitoli antichi j riaprirai commercio, e refi itutr fi 7 Bailo alla libertà, (y alla Cafa, come feguì, ri- &ìnfieme mandandolo il Caimecan con verte d’oro , eh’è il folito /w./*«/»-honore de’ Turchi . L’avvifo di tale accordo, giunto ina-lpettatamente a Venetia, fufeitò ne gli animi ( come avviene delle cofe grandi, e improvife ) diverfi penfieri : mentre non difc«rru*fi mancavano alcuni, che, confondendo i riflelfi del governo co’ dilcorfi del Volgo, {limavano che farebbe ftato buon configlio Vmttu. aificurarfi col Ferro, più che coll’oro, per dubbio, che i Turchi , fimulando la pace , voleifero con falfa Sicurezza protrahe-rc le vendette, e fotto finta tranquillità fino a miglior congiunsi. TSLani T. l. R r 5 tura