‘“s O M M A R I O. Rlpiglianfi nel Friuli le oflilìtà, favorendo or ì una ;"parte, or ì altra la fortuna . L, Off un a , Viceré di Napoli y infejia con un armata il golfo di Ve-nezja, e ufi tutte ì arti, per tirare il Tureo a danni della Repubblica. Il Leiva, comandante delle galee di Spagna, prefe le galee veneziane, dette da mercanzia „ abbandona il difegno d occupare qualche piazza de' Veneziani nell']firia. Con grofft efborfi di danaro la Repubblica aj-fijie il Duca di Savoja. Tra]curato il Monferrato, dove i Savoiardi avean riportato qualche vantaggio, va il ‘foleda all" affé dio di Vercelli. In Francia , per comando del Re , uccifo il Marefdallo d Ancrè, prendonfi mafftme più favore-voli all Italia. Vercelli intanto , dopo una valorofi difefa r cade in mano degli Spagnuoli > e l Duca per rifarcire in parte la perdita, sinoltra nel Milanefe. A Ferdinando Arciduca cede l Impera dorè Mattia s il regno di Boemia. Gra-difea ridotta all ultime angufiie y flava per arrenderfi, quando giunfe la nuova della pace data all' Italia col trattato, che conchiufo in Francia, e approvato in Ifpagna x fi chiamò di Madrid. XJfanfi però da miniflri Spagnuoli tutte ìarti, perchè la pace non s effettui, infefìandofì dall Offuna il golfo , moleffandoft dal Toledo il Cremafco > e fomentando fi le diffenfìoni fra Duchi di Savoja ,e dì Mantova. Ter la f naie efecuzione detrattati fi rauna il congreffo de plenipoten-Xjarj in Veglia, ifola della Dalmata. Intanto l Off una unito, fi col Queva, ambafeiadore di Spagna in Venezia, e col Toledo, ordifee congiura di forprendere la fieffa città di Vene-Zia . Effendofi però fcoperti per divina provvidenza i macchinati tradimenti, alla fine interamente fi rejiituifce alla Repubblica, e alla Savoja la pace. HI- V