,¡,8 DELL'HISTORIA VENETA ¡6ig dere reciprochi ajuti, perche non vedendo trattato, che da fo~ (petti pr e fervi, p che per gelofie obligbi ad affiliente, ben fa-pravno gli Spagnuoli guerreggiar in Fiandra coll armi, (y in Italia -coll'ombre, vendicandoli di noi con doppio colpo, e collimpiego } che converremo far in Olanda doro, e col confumamen-to di tutte le forte in lunga difefa di terra, e di mare. Chi non conofce tra le majfime della Spagna ejjer la guerra, occulta coll'arte T e col tempo j all incontro quelle della Republica confi-flono nel confervarfi , e jchermìrfi fen^a provocare , (y offendere > fempre unendo ne fuoi Configli, e nelle rifolutioni la pru-pcrtarnè'gH denta j la gìuflitìa, ¡Cr il tempo. Tale (entimento non incon-0/Tenfi. trando il genio, e lapprovatione di tutti, Sebaftiano Vernerò , uno de’ Configlieli, concitando il Senato a fdegno, non meno che a gelofie pe’l procedere degli Spagnuoli, ¿Ufcorfe cittì pr*- con oppofiti fenfi. La Natura a gli Animali ha un Elemen-Td’afm *° trefcr*tt0 \ ma il Cielo, e la Terra aliambitione non haflano. uria. ' Rara felicita farebbe veder Trincipi, dello Stato loro contenti, in un fecolo, nel quale non più la buona confdenta è premio, ma lintereffe e prttX0 del regnare, e del vincere. 'Perciò non è falfo, che fe i privati della liberal ita hanno ripofla la laude nel compartire 'Ifuo, i Trincipi tengono collocata la gloria della gran* detxa nell ufurpare laltrui. Lo provala nojìra età j perche, tenendo la Monarchia di Spagna con la fortuna, col con figlio, collarmi occupate sì ampie Trovincie , ad ogni modo famelica ancora, nè fati a dì qua fi due Mondi, ò affale y ò tenta tutto cìb, che tiene qualche imagine, e luflro dì liberta, e d'imperio . Nè tra fuoi arcani ha ìultimo luogo la difcor dia, che latentemente infmuata , e nodrìta per tutto, ò a flìmolo di Religione , oa titolo d intereffe, ò a larva dambitione, e di prerogative dìfunendo gli animi delle TSLationi , el commercio de Trincipi , qua fi mina nafcojìa, fpianta i fondamenti dì quei Domina , dove non potrebbe giunger la for^a. Niente più teme, che la luce alle fue machìne, b la concordia de fuoi Nemici. Ter queflo tante arti agli animi de Grifoni, per divertirgli dalla no-flra alleanza, tante doglianze per la Lega co Cantoni d Hel-vetìa i tante invettive per le leve dOlanda, tanti rumori per lunione con Cario. Ma dobbiamo conofcere, che dove più vegliano i noflrt Nemici, dove più fero è il contri fio, ivi è ripo-