496 DELL’ HISTORIA VENETA 1632 il Nani, caduto infermo, fu aftretto di ritirali], e lo fegui. £u*tPA~ r° ^ Corfini, riducendofi al fuo governo . Il Chigi , & ¡j vmttia, Mocenigo, fletterò un tempo otiofi $ in line fi riduife il ne-gotio in Venetia, con la mediatione de’ Miniftri Francefi , c durò anco nell’ anno venturo il maneggio, fempre dichiarati-dofi pronti i Venetiani d’accettar quei partiti , che con la giuridittione del Mare, delle bocche de’ Fiumi, e della Sacca di Goro prefervalfero gli antichi patti co’ Ferraresi , e la facoltà di divertire i pregiuditii a’ Porti, e a’ Canali, che fo-no le vene , e il cuore della Città Dominante . Erano tali ¿'accampa diffidii di poco momento a riipetto alla rottura , che funeri u mo- ftamente s avvicinava trà la Francia, e la Spagna. Teneva il 1 Rè Lodovico trà la Mofella, & il Rheno un’Efercito , per per raffre- frenare il Duca di Lorena, che non deviaife dagli accordi re- 1ÌAT 1(1 Loff* • j /‘Il 1 C * ^ * A 1 centi, com anco per eltendere la lua autonta in Alemagna, ¡1 ff/pro- ^ a^cttare r Cattolici a ricoverarli fotto la di lui protettio-tettiem in ne. L’Arcivefcovo di Treveri ferviva a gli altri d’efempio; Germana. ma Capitolo7 di quella Chiefa, non approvando le di lui rifolutioni, introdufle guarnigione Spagnuola nella Città . Per tritìi spi'- Treveri fù. aifalita dal Marefcial d’Etrè , e dopo breve temP° efpugnata, l’Elettore vi fù inabilito con prefidip Frati-kìlZ're,cefe . Anche Coblcntz , pure da gli Spagnuoli guardata, e PfidiaTrt‘' Pre^a dagli Svedefi, fù conlegnata alla Francia, come appar-veri. ' tenente allo ftelfo Elettore. Si feopriva però, che horamai i Francefi , ò invidiavano la felicità dell’ armi, ò temevano la conjegnà vicinanza del Rè Gultavo. Perciò, efpeditogli , per Amba-agh svei- ('cjatore ^ jj Marefcial di Brezè , proponevano neutralità per la Lega Cattolica, e per Baviera. Ma indarno ; impercioche , varo ritro- pretendendo lo Sveco, che totalmente fi feparalfe da Ferdi-%c7it°Ì‘o'i*n- nando, e che per ficurezza alcune piazze gli confegnalfe, ol-tà di gu- tre alla reftitutione del Palatinato, e di tutto ciò, che l’ar-fiav>' mi Cattoliche haveifero dal mille feicento diciotto fino al tempo prefente occupato, il Bavaro non v’ alienti, e feco tirò negli ftcìH configli 1’ Elettore di Colonia , Fratello fuo . Onde il Rè, lafciati alcuni Capitani a progredire in Franco-h nia , e Veftfalia, s’ avanzò contra la Baviera col maggior ner-adajfaiìria vo delle forze. Efpugnato Donavert, pafcò facilmente il Da-Baviera. nubio, accollandoli al Lech , fopra le cui fponde il Tillì ha- vc- • y ^