LIBRO DECIMO. 571 con groíTo Efercito di quaranta mila huomini alloggiava a Fon- 1636^ tana Francefe, e per iítabilir’ il piede con qualche valido ac-quiño, tentava occupare San Giovanni di Lofne. Ma richia- aggrrjfioni’l mari dal Richelieu d’ Alemagna il Vaimar , & il Valletta , per foccorrer’il Regno , fpinfero querti il Conte di Rantzò così opportunamente dentro la Piazza, che, foftenuti i primi Germania . attacchi degl’ Imperiali, diede tempo a’ Francefi d‘ ingrottarfi con tante militie, che, bilanciando il nemico, anzi prevalen-do con la cognitione, e col vantaggio de’ lìti, 1' obligarono, „flutto « fenz* azzardare battaglia, a ritirarfi carico di fpoglie, e mol- ‘°”¡t to più di biaiìmi, all’ occaiìone, alla fortuna, & a sì valida /«* mUefi* Armata parendo la fola preda difugual ricompenfa . E’però ™J¡°at vero, che il Galaifo teneva giuftiilìme fcufe, ancorché occul-te, havendo da Cefare commiffioni fegrete di niente azzar- ¿7.°“ dare, e di non impegnare 1’ Armata in quel procinto , che in Ratisbona fi maturava Y Elettione di Rè de’ Romani, per valerli del decoro, e della forza dell’ armi, fe il bifogno por-taife, per incalorire il negotio. Anco in Piccardia, rtancate, lafdatoj?* & indebolite le forze nello fcorrere, e nel faccheggiare, non ¿“ir poteva l’Infante applicarfi a maggiori progreffi, diilratto an-co dalla parte d’Olanda; impercioche l’Oranges , ottenuto d™pr¿lujj¡ dopo lungo attedio per deditione lo Schins Scans, itava per olan' compiacere a5 Francefi in Campagna minacciando alcuni Forti , che di fotto Anverfa fono lungo la Schelda . Potè per htVAr tanto l'Orleans ricuperare Roije dopo dieci giorni d’attacco, mi Francefi e di là porto l’attedio a Corbiè , brevemente occupare gli ertemi lavori. Il Rè ftava in Amiens, per incalorire ì’impre-fa , e poi al campo fi portò, per ricevere la deditione , la quale non poterono gli Spagnuoli impedire, ancorché , miriac-ciattero Dorlans , perche il Soiflons lora s’ oppofe . In tal gui-fa refpirava la fortuna del Regno, e del Cardinale ; impercioche anche d’altra parte appretto i Pirenei, havendo 1’Almirante di Cartiglia con grotto Efercito attediata Baijona , il Conte di Gramont, Governatore del Bearn , l’aftrinfe a le-varfi. S’intorbidarono pure alquanto le cofe interne , folle-vandofi nella Santongia , & in altre vicine Provincie molti però alcune contra 1’importe . Onde diciotto mila huomini fi videro ar- prJv‘cZ‘"m, mati fotto il Marchefe d’Ifodun, Fratello di quel Chalais , d'impa/itio- al "•