Fig. 83 -Galere e navi genovesi e francesi all'attacco del Forte della Briglia (1513-1514) -Genova. Palazzo Bianco. poi giovare quanto ricorda il già ricordato manoscritto ~el 1444, pure al Museo Britannico, di quel Giorgio Timbotta da Modone; dove, fra misure e diagrammi per fuste e galere sottili, compare qualche nota per poliremi del genere, nonchè per quel tipo velico attrezzato alla latina a tre alberi decre­scenti, derivato dallo sciabecco barbaresco, che sara poi frequentissimo nelle nostre marinerie hn sulla soglia dell' ottocento. *** Consimili galere da mercanzia, che per secoli furono nerbo principale del commercio mediterraneo, reclamano specialè attenzione, anche perchè da sif­fatto genere di naviglio di maggior mole, buono non meno a vela che a remi, tra~va evidentemente spunto un tipo affatto speciale della marineria veneta, anche se tosto imitato dalle altre notte. La galeazza, intendo dire; la quale prese forme concrete e dehnitive nella seconda meta del cinquecento, quasi a