LIBRO OTTAVO. 449 blica accampava in Valezzo, fi ftabilì, che parte del Prelì-dio di Mantova, fortendo, ingeloiìlTe altri porti. Ma, benché folfero quelle genti della Republica, e eh’ offeriiTc d’ ac-crefcerle con altri cinquecento Fanti , e trecento Cavalli , Carlo addacendo, che reftava con la Città mal munita, vi difl'entì così apertamente, che convennero alterare il decreto , e trovarli di nuovo inficine i due Generali. In tale pendenza Michel Priuli, Proveditore nel Veronefe, fcacciò da Pon-te Molino, e da Oftìa gli Alemanni. In quefta Terra, che, per le habitationi, e pe l iito fopra il Pò, è di qualche momento , havevano prima i Popoli tentato di tagliar’ il Prefidio j ma vanamente, perche ritiratoli nella Rocca, e fopraggiunro da’ luoghi vicini foccorfo , potè ricuperare la Terra , ancorché a fomento degli habitanti dallo Stato Veneto folte qualche militia concorla. Ora, prefentatofi il Priuli con maggior’ apparato , confeguì, che gli Alemanni 1’ abbandonarono fenza volerli difendere . Anche alla Volta il Quirini, Proveditore della Cavalleria, prefe porto, e vi lafciò a preiidio Colìmo de’ Marchefi del Monte. Ma l’imprefa di Goito, che nella celerità coniifteva, fu infelicemente dalle dilationi corrotta ; perche, penetrando gli Alemanni i concerti , richiamarono con grande celerità dal Piemonte una grolfa banda di truppe , Se il Galalfo entrò in Goito con venti/Infegne di Fanteria, applicando a fortificarlo. Ad ogni modo 1’ Etrè, Se il Sagre-do ftimava, che , prendendoli porto a Rivalta, fi coprilfe Mantova, e di Goito fi facilitale 1’ acquifto. Nè meno per tal tentativo potè l’animo del Duca efpugnarfi, onde fi convenivano cambiare ogni giorno i progetti ; Se anco fi ritardarono, perche il Signor diSciabant, che portava la parola tra’ due Generali, cadde in un’aguato prigione de’Tedefchi ; onde , fofpettandofi , c’ haveflero feoperti i difegni, fù necefla-rio alterarli, dando Tempre più tempo a gli Alemanni di rinforzarli. La riTolutione confitte finalmente, che l’ETercito della Republica da Valezzo paiTaTse a Marmirolo, Si a Cafti-glion Mantovano, Terre di già prefidiate, ma che hora parevano opportune, per alloggiarvi col grorto, affine di prender poi dall’occafione il configlio , Te Goito attaccar fi dovef-fe, ò pur’ailalire alcun’altro de’ quartieri Alemanni, almeno H, TSlani T.L Ff divi- 163» dijft ritmilo all' Im-prej'a di Goito. intanr», chi i Veneti cantra ¡1 ' Imperiali /* adeprant, ptr Iti uh« ibnx* in. ter ritta. flpravtnm nsndi inili• ti* dal Pit-minte • * dall* di lui pini-Htnjt . H6n mini chi dagli aceidsmti . piroindijì cimmidi a’ rinforzi di' Ce/arti . contra i quali fi muovine i Verniti da V*lfli°.