LIBRO OTTAVO. 467 gendo, Te non di compiacerla, almeno di non /prezzarla, ri- 1630 tiratoi! pofcia per qualche giorno (otto pretefto di caccia a Verfaglia, fece arredare ilMarigliac, Guardafìgilli, & in Ita- ma(,n' lia il Fratello di lui Marefciale , come fuggedori alla Reina de-gli odii, e di tali configli. Onde il Cardinale, afiìcurato, con ¿¿¡rè*’ aura maggiore continuò la direttione degli affari , e il filo de fuoi gran difegni. Ceffate per tanto lecaufe, per le quali orment,. haveva al Cappuccino fegretamente commeffo, che in Ratis- ?muu»js bona ad ogni partito fi conchiudeffe , finfe grande alteratione /*«« p" contra lui, & il Signor di Leon, perche ha veliero affentitoa trattato, nel quale , trafgredendoli i limiti delle cofe d’Italia , vi fodero mentovate quelle dell’ Imperio, e della Lorena , ambiguamente i Vcnetiani compre!!, e la libertà, e reditutione de’ Grifoni non cautelata a badanza, Gli premeva particolar-mente il dubbio , che a voci di tale Trattato , & all’ obligo di non aiHderc a’ Nemici, e a’Ribelli, s’intepidiffero gli Svede- ,« pnLi. fi, e que’ Principi inlieme dell’ Imperio, a’ quali haveva la Fran- Im‘ eia largamente promeiTc aflidenze. Temeva pure, che s’inge-loiiffero gli Olande!!, co' quali haveva di frefeo rinovata la Lega con obligo di grandi foccoriì, e con reciproca loro prò-melfa di non predare 1’orecchie per fette anni alle tregue j non perche veramente il Trattato di Ratisbona intcrelfaiTe quelle Provincie, ma per dubbio, che con recidiuc frequenti negli accordi fenza rifletto de’ fuoi Collegati, la Francia fi dif-creditafle apprefso gli amici. S’aggiungeva, che gli defli O-landefì, adombrati per la pace, di recente conchiufa trà l’In- , ghiltcrra , e la Spagna , con apertura di commercio, cconrino- 1*-vatione de’ vecchi trattati, che da alcuni anni in quà parevano •v • t i|t • • r » • r r • con l" I#m più in nome, che coll armi interrotti, le s ìnlolpettivano d tbìUm*. efsere anco dalla Francia derelitti, non farebbe data gran co-fa , eh’ abbracciafscro in fine i progetti di tregue , dagli Spagnuo-li incefsantementc eshibiti. Per quedo il Cardinale con efpe-ditioni follecite di Corrieri afiìcurò tutti gli amici della Co- ,^,«7 rona , che il Trattato, conchiufo lenza le Commiflioni del Re , tu A*“/i • c contra al gudo de’ fuoi Collegati, redava difapprovato, pre- X/V** tendendone moderatione, e riforma . I Minidri Franccfi, pre- Tr**~ vedendo ciò, che poteva avvenirne, fi fermarono, con pre-tedo d’attendere gli ordini del Rè, in Ratisbona : e Cefarc , G g 2 ri-