LIBRO QJJ INTO, 275 guito. Dunque da’ Francefi il dichiarò, Che il Depofito per tutto Luglio ( era all’ hora il mefe di Màggio ) durafse, dentro il qual tempo, demoliti i Forti, e rimojjia Grifoni iceppi , e ì Armi, che gli opprimevano, fofsero inpriflino ridotti gli affari’, il che non feguendo, dalla Lega fi fupplicherehhe il Tontefice di congiungerfi alì Armi di lei, per confeguirne l'effetto. Prima, che tali (entimemi-al Pontefice fi rapprefen-taflèro, penetrati da gli Spagnuoli, diedero impulfo di accelerare con tanta precipitatione il Depofito, che, non ottante l’indifpofitione, in cui gravemente era in quei giorni caduto Gregorio, volle il Cardinal Lodovifio , che il Duca di Fiano, Fratello del Pontefice fletto, con mille cinquecento Fanti, e cinquecento Cavalli verfo Milano partifle . Egli di talenti inet-tiffimi, con l’affittanza però di (oggetti d’ habilità , ferviva folo a ttringer maggiorrtiente l’impegno, & a conciliare qualche rifpetto a queli’ Armi. Quando giunfe alla Valle, trovò , che i Popoli, dubbiofi di cadere fott’altro Dominio , che quello di Spagna , in numero di due mila, prefe 1’ Armi, volevano opporli. Ma, rimoiTo dall’ autorità del Governatore di Milano ogni oftacolo, entrò ne’ Forti, fornendo il Feria medefi-mo le munitioni, & i viveri, anzi tenendo ancora con fuoi Prefidii quelli di Chiavena, di Riva, e di Bormio. Tuttavia il Fiano Cubito s5 incarnino verfo Roma , Iafciando in Valle al comando dell’ Armi Niccolò de’ Marchefi de’ Bagni, 62 a Milano Monfignore Scappi, per rifieder5 appretto il Governatore. Frattanto in Roma 1’ Ambafciatore Sillerii, precorrendo gli ordini, che attendevano i Miniftri Veneti, & i favo-jardi, efeguì da (e folo col Pontefice le Commiffioni di Corte , alterandole, inftrutto ( per quello, che fi credè ) dal Pi-feux, con approvare il Depofito lenza litnitatione di tempo , e lenza i requifiti, da’ Collegati richiedi ; ma con aggiungere (blamente preghiere per la pretta demolitione de5 Forti, e per la reftitutione, con quelle conditioni per la Religione, che voleffe Gregorio prefcrivere . Avanti, che il Pontefice Copra ciò rifpondette, Dio a gli otto di Luglio ripetè da lui il Depofito della vita , dopo havere fottenuto forfè , più eh' efer-citato, pocoltre i due anni il nome, e 1’Autorità dell’Apo-ttolato . Pontefice, che lafciò verfo la Religione fama di mol- S i to 1623 fepiendo-ne diebia-rationi. per cui gli Spagnuoli affrettano con precipizio il Depifita . armando- fila Valle alla ■vifla de' Pontefici! , colà fpeditivi per accettarla. ma [opra di cjfo alte-. rati dal Minijiro Francese gli ordini de la Coro-tta. prima dy. efaudirne l* ■ infian^e . Gregorio muore »