i6i 9 per abbatter tema- 1 chine , ordite contra Hjcielieu. e per acquietare i ctifgufti del JF rateilo. per cagione della Nivtrt . il qualpit-Hica un Manifeflj t entra 'l Cardinale . per tali applicai ioni reftando la Guerra tl' Italia y fola appogm fiata all* ¡Inulltca . indarno JJrÌMenJo# Savoja dal Jfè ad efe-giure il Trattato. e tardifo[-lecitandofi i Veneti d chiuder la l{betia. già in arbitrio degli Alemanni. ,enfulta-\ tajiperò in Parigi una Ltva , a fpefe corriti ni , nell“ Helvetia. affine dì ricoverare i paß ifor-\aumnee. trato-11 mit fi tu- >ji Ik^tei- „V 42© DELL’ H1STORIA VENETA il Richelieu fi tramavano dalle Reine in Parigi, c dalla riti, rata del Duca d’ Orleans per difguflo, che la Reina Madre dubbiofa, che rapide la Principerà Maria per ifpofarla, fa-cevala nel Bofco di Vincenna quali cuflodire prigioniera. Il Rè veramente 1’havea fatta riponer’in libertà j ma con ordine al Fratello di feco non accafarfi fcnza la volontà della Madre j onde contra il Cardinale, creduto l’autore di tale ripiego , li concitò ugualmente l’odio, e della Reina , e del Duca. L’uno perciò s’applicava a tramargli l’eccidio, mentre l’altro, ritirato in Lorena , e ben’accolto dal Duca , avi-diffimo d’involgere in combuilione civile la Francia, publi-cò un manifefto , nel quale, fiipprefse lecaufe delle fiamme amorofe, evaporarono quelle dell’odio contra il Cardinale, piantando la forma del prefente governo. Rollava dunque fopra i Venetiani il pefo della Guerra d’Italia i e la Francia gli confortava a foftenerlo intrepidamente con promeil'e delle maggiori aififtenze, quando folfero invali nel loro Dominio, parendo che il Mantovano, dove penetrare non potevano 1’ Armi della Corona, dovette per ogni ragione reflar’ a cura della Republica . S’ efpedì tuttavia dal Rè il Signor di Razi-lier al Chricbì con ordini, che preflafle Savoia all5 eiTecutio-ne dell’accordo ^ indi, pattando a Mantova , comortalle quel Duca, e follecitafle i Venetiani ad occupare i palli della Vai-tellina , per attraverlare a gli Alemanni la flrada. Ma s’ opponevano troppo ardue difficultà, tenendo lìoramai i Celarci in loro potere la Rhetia, e per altre vie potendo discender nel Milanefe ; onde conobbero i Franceli efTere necetta-rio cambiare difegno, e con più validi mezzi refifler’a’pre* giuditii, che apprendevano da quella parte . Per quello tenutoli in Parigi un Conliglio coll’intervenuto dell’ Ambafcia-tor Soranzo, affentendo la Republica di concorrervi per la terza parte , fù riabilito-, che unitamente fi le vallerò quattro mila Svizzeri, co’ quali aggregandoli quattro mila fanti, e cinquecento Cavalli Francefi, fi tcntafle la ricuperatione de’ palli per forza. Opportuno configlio per impedire a gli Spa-gnuoli in avvenire i foccorfi, e per tener’ i Cefarei diftratti, ò tra que’ monti impegnati, fe al calore della deliberatione folle con celerità uguale confeguitato l'effetto'. Ma, mentre che