1638 timafoaü'' intero arbitrio della Corona. prefidiando appunto degli ftejfi la Cittudtlla . per ladiret-tio ne dell' Armi giunto in Italia il Cardinale delia Valletta . che u/ftcu-fa Cafale dall’ orditegli infidit. dubbioso perì come foc-lorret Vercelli . manchevole di molte provi/toni . e difefo da fochi . ina gagliardamente attaccato . dtp» qualche contra-fio. 590 DELL’ HISTORIA VENETA e franco all’ armi Francefi, che non folo goderebbero a dif. cretione gli alloggi, ma haverebberó pretto d’ogni piazza fp3. lancate le porte . Nè andò vano il giuditio ; perche , non fi. pendo la Duchefa di chi tra’ Tuoi Sudditi poter confidarli, improvifo fotta apparenza di dare la moftra, introdulfe buon numero di Francell per fua ficurezza in Turino, e levato un Reggimento di quella natione iòtto fuo nome, per colorire il trapafib, gli confegnò la cuftodia della Cittadella. Poco dopo giunfe in Italia , per comandare all’Efercito, il Cardinale della Valletta, non feguitato da forze proportionate al bifogno; con tutto ciò s applicò immediate a rivedere, e munire le piazze , & entrato in Cafaiefcoprì la trama, che vi telfeva il Lc-ganes, della quale effondo autore con aifenfo della Vedova Principelfa Ottavio Montiglio, chepe’l Duca di Mantova vi comandava, col fuoarrefto fù diffipato il difegno d’introdur-vi gli Spagnuoli. Ma del foccorfo di Vercelli non fi trovava il Cardinale in iftato di fperarc felice l’evento,' impercioclie, oltre alla tenuità delle forze Francefi , tutte le cofe del Piemonte pacavano tra confufione, e fofpetti. Nella Piazza lì pativano grandi mancanze; perche fin dal principio dell’ailc-dio fi trovava di moltecofe sfornita, con la guarnigione dii-uguale all’ampiezza del giro. Il Marchefe Doglia ni, Governatore, cóli’ingegno, e col coraggio ad alcune luppliva > tenendo con alcuni porti, e con frequenti fortite i nemici lontani. Ad ogni modo, perfettionata dal Leganes la circonvallatione, che s’eftendeva per ampiifimo fpatio , in riguardo del fito,e del Fiume Sella , che forma alcune Ifole , eGhiare, profeguiva caldamente T attacco. Al Cardinale, che raccolte con gran fatica 1’ armata , fù da piogge incellànti ritardata più giorni li marchia. In fine, venuta la Ducherta a Crefcentino, per dar calore all’ imprefa , li prefentò egli alle linee ; ma non havendo vigore, per isforzarle , il Leganes lo tratteneva con fcaramuc-cie della Cavalleria, non intermettendo punto l’oppugnatio-ne : anzi sboccato da più parti nel foifo , prefe due mezze lune d’aiTalto, e fopra un baftione alloggiò le fue genti. Tuttavia il Dogliani refifteva intrepidamente, vedendo il foccorfo vicino; & il Vailetta in faccia, che procurava introdurlo, circuendo il Campo, efplorando liti, occupando porti con maggiore \