LIBRO UNDECIMO. 661 taffero maggiormente. All’incontro, effendo aperti i confini , più lontani gli ajuti, i Popoli meno agguerriti, Se in Lisbona fola potendofi debellare tutto il Regno , fi figurava , che lafciati i Portughefi in ficurezza, Se in otio, non applicherebbero a premunirsi, e che i Nobili , elatiflimi per natura, non fofferrebbero a lungo il comando d’ uno, a molti emu- lo , a tutti uguale. Nè vano per avventura farebbe fortito il pensiero, fe a’ di lui configli non si foffe fatalmente oppoila Tempre certa difavventura, che ad alcuni attraverfava l’opportunità , ad altri levava la forza , tutti ugualmente condannava ad infeliciffimi eventi. Dunque in Catalogna pro-feguendo anco nel Verno la guerra, los Velez si portò ad efpugnare Tarragona , che, dopo la Metropoli del Principato, tiene per l’ampiezza, e per la Nobiltà il primo luogo ; ma, effendo cinta di vecchia muraglia, benche il Signor d’ Efpenan con alcuni Francesi vi s’introducete, preftamente s’ arrefe, non ad altro fervendo il foccorfo, che a capitolare fot-to nome degli ileffi Francefi , anco a gli habitanti la falvezza delle facoltà , e della vita . Da quella perdita gli affari, e gli animi de’ Gatalani parevano molto abbattuti ; e come accade ne gli eventi siniftri, trà loro, Se i Francesi paffavano rimproveri , quelli accufando la tenuità de’ foccorsi, quelli proverbiando la viltà della resilienza. Malos Velez, giunto a villa di Barcellona, contra ogni fuo credere trovò la difefa così rifoluta, e difpolla, Se ilMongiovino così ben munito, che, non riufcendogli occupare alcun Forte , fi ritirò, ò per lo rigore della ilagione, ò per la mancanza de’viveri, e delle provifioni. E’ incredibile , quanto s’animaffero da ciò i Catalani, prezzando gli fdegni, e Tarmi del Rè j e follenuti vedendoli con più valido polfo da’ Francesi, giunti in groffo numero lotto la direttione del Signor della Motha Odancourt. Qucili fubito cinfe Tarragona d’affedio, ma dagli Spagnuoli iu rifolutodi portarle ad ogni prezzo il foccorfo: el’efeguì’l Duca di Ferandina con quaranta Galee, non fenza contrailo coll Armata navale di Francia , che non havendo , fe non grof-si Vaicelli, e non potendo, che fulminare col Cannone alla laiga, altro non confeguì, fe non che molte delle Galee -pagnuole, impaurite, non s’azzardarono j onde folo undici H. Nani T. L Tt 3 trà 1641 già pajjato ¡or Vtle% all’attacco di Tarrag ona. che,/eh tu foccorfa , rtndefia' primi affiliti • con fcambi noli ac-tufe trà Catalani » t Francefi. ftr r efit a intuito divergo di Barcellona. quegli ma-raviglioja-mente inanimando/» . t quefti gagliardamente ftri-gnendo la Pia^yi occupata , foccorfa poderofa-mente per mare dagli Spagnucli »