754 DELL* HISTORIA VENETA 1643 tìvi Tempre rifpinti. La più Tegnalata fattione fù, c havend© ‘o'dJìrlu un Corio con la fuga dal Campo de' Venetiani por* truìfraudi, tato il Nome a’ Nemici, paifarono quefti in un numero di rrc mnta/if- m^a ^otto ^ Conre Federico Mircgli, e di notte affalirono fa/trt n il pofto del Generale. Datofi all’Armi, v'accorfe il Gonza-, e furono gli aggreifori con ftrage rifofpinti . Moki s’af-lt- . fogarono in Pò 3 ottanta reftarono prigioni, e tra quefti 1 Mi» rigittata rogli con alquante ferite. Non fù però Tenza danno de’ Ve-danmVt netiani • perche vi morirono il Carrucci , Colonnello valoro-rnortifola• iìifimo d’Albanefi, e Croati 3 il ColonTa, loro Sergente Mag-n'clmZ gi°re, oltre a due Capitani, & il Cupis, Ingegniere. Non jann daju oftante quefto vantaggio, il Generale s'avvide, che per la vJLoì e facilità del tranfito , e del ToccorTo da’ Nemici goduta , non fetta** ^ poteva Tpuntarc l’imprefa 3 onde, raccolte in un Tolo quar-¿.fficuith tiere le genti, fi ritirò al Poazzo con buona ordinanza. Il Pn^i infermo, poco appreffo morì, e gli fù Tubrogato Seba-Poa\xo. ftiano Veniero, che a’confini di Loreo fofteneva del Delfino, ¿,f™Zulfu- parimente indifpofto, le veci. Prima di venire in PoleTene, véaurf1 ^aveva eS^ impediti i tentativi de’ Pontificii di paifare più Zf!ftò volte di quà dal Fiume. Anzi, Tpingendo di là militie, at-P*turbmiofi taccò in Cologna un quartiere di trecento Toldati, e con in» ptr mare u cendio della Terra, e morte di novanta, n’afportò altri cin-TTUSh quanta prigioni. Anche nuove Galee, e due Galeazze col Provedkore dell’ Armata Tcorrevano il Mare, incomodando il dipoffmio commercio a3Tudditi delIaChieTa^ nè altro accadde di notabi-Stmoncvia' nonché, di paflaggio battendo Sinigaglia, un colpo di Torneo cannone della Ciri levò la vita a TomaTo Contanni, Go-^anm'onati. vernatore di Galeazza, Toggetto di giovanile età, ma nelle per l'unio- coTe del Mare di altiilìma aTpettatione. Non fervendo però u//e co™' più la ftagione, poco potè da' Collegati al Mare applicar^, *Medif,na diipoièro folo per l'anno venturo rinforzi : e perche nel Me-Jo,urra' diterraneo il Pontefice, chiamate a congiungerfi con le fue le l Galee di Malta , haveva obligate le Tofcane di ritirarfi, i Vene- <»/ ora» tiani eshibirono al Gran Duca, non eifendo le loro Galee acco-^fauejra- ftumate a quella navigatione, d’armare a fpefe comuni qualche ttfi a quella grofso Valcello, e da quel lato ancora nella ventura Campagna reiidiuntU* travagliare i Nemici. A’ Maltefi furono in quel mentre feque” stato js ftr2te le rendite nel Dominio de Principi uniti 3 ancorché s * efeu-