LIBRO SETTIMO. 37* correre la cornuti e forte d Italia : ma efse pur comune ì inte-refse d appoggiar fi d più validi , per fo/lenere fe flefft, e gli umici. Credere necefsarìo il ricorfo alla Francia, /’ amicì-tia della quale, fe per l ìncofiarr^a pareva pericolofa, per la potenza fi rendeva opportuna . Trovarft egli difpofio coll inten-t/oni, con gli uffìc/i , coll' opere a fecondare le rifolutioni dì quella Corona y e della T{epublica. Gli oggetti ¿’Urbano all’ ef-prellìoni fue non erano veramente conformi. Defiderava fof-tenere pe’l Nivers la fucceffione di Mantova ; ma abboniva d’impegnar fi tant’ oltre y che gli convenire venire a di-chiarationi, & a moife d’ armi. Confortava i Venetiani , per goder dell’appoggio loro in tutto ciò, eh’accadeife , & allettava i Franceti con fperanze di adherire al loro partito,' perche, fe gli fortiva di condurli, a favore del Nivers, in Italia, non dubitava , che non procedeifero le cofe con tale bilancio, che a lui fi riferbafìe la gloria della mediattone, & il merito di componer la quiete. Dunque s* inviavano da Venetia, e da Roma frequenti notitie al Rè Lodovico dello Stato d’Italia, agitata da grandi apprentìoni, e minacciata da maggiori pericoli j follecitandolo ad impiegare l’autorità,, il negorio, e la forza per la falvezza creila Provincia , e de’ Principi amici. In effetto la Francia grandemente fi rifentiva ,, e i Principali Minittri conferivano abbattuto il credito, & il decoro della Corona fe mancalfe al Nivers di foccorfo. Ma altrettanto 1 impegno fotto la Roccella premeva : onde fi volgevano di nuovo r contigli ad efpugnare ramina del Duca di Savoja, perche della Pace, e della guerra pareva, ch’ egli folle il regi tiro ; mentre, fe fortire poteva da gli Spagnuoli fiaccarlo-,. reitavano le loro mode divertite , ò almeno infiacchite. Per queito il centro del negotio in Turino verfavaj per una parte i: Venetiani battendo il Duca con ragioni, & ufficili per 1’altra i Francefi tentandolo con promeife, e vantaggi- Gli proponeva il San Sciomont,. oltre alle ceffioni di tante Terre del Monferrato, che rilevaffero dodici mila feudi d’ entrata,, occulte, e grandi fperanze, che con maggiori aili-itenze la Francia concorrerebbe a promuovere l’imprete tue contra i Genovefi , le differenze de’quali, affunte dalle Corone con titolo d’ autorevole mediatione , Tettavano ancora A a 2. jnde- 1628 ma di ver» fe dalP.in-Ttntione. haflando-glifofo di tir ar' i Frane,'fi in Italia . per equilibrar eoa ejjì i tentativi di Spagna, Lodovico follecitato ad accorrere alle dife-fed' Italia. correttovi dalla Protei t ione , dovuta al Niveri . per gl' im-pegni j!otto la ¡¡oc cella.. altro non piriche , inviti ìren&* gtiuffitii dilla f^epu-blica , tentar Savoja. conpro-mijjìoni ►