364 DELL’ HISTORIA VENETA' '1617 allettati dalla fperanzaj hor’alcuni altri dal timore fofpintì' tutti in fine continuamente turbati dall’ emulatione , da fo. fpetti, da gli odii, dalla cupidità del dominio . Per quefto non può effer lungo il ripofo, nè può goderti la tranquillità della pace, in Italia particolarmente, che, a molti foggetta, alcuni prepotenti, altri più deboli , ftà in confeguenza più efpofta a varii affetti, e pruova per ordinario maggiori le com-motioni ; onde le guerre , quafi flutti d’ un Mare , Tempre on. deggiante, ò per l’agitatione de’venti , òpe’l reiiduo delle paliate tempefte, infurgono 1’ una dall’ altra . Così , appena per gli affari della Valtellina pofate 1’ Armi, apparirono per succejfio- lav Succeilione di Mantova nuovi fofpetti, e ne proruppe una 7ova. an' guerra funefta, e memorabile per la qualità de’ motivi, e per ilwÌ"di ^ var^eta ^e’ fucceiìi. Molti Principi fe ne prefero parte , e iuma. ne confeguitarono flagelli, e calamità uni vertali , che in un diluvio di mali , e di fangue hanno quali mutato 1’ afpctto fatale ali' d’Europa, abbattendo i potenti, e fufcitando Principi, poco Tur epa tut- meno cjle ignoti . Si coniiderava horamai la Cafa Gonzaga, periati- che reggeva in Mantova, fenza prole virile, e fenza fperan-^JfMe d’haverne, quafi un cadavere della Fortuna j nè altro a Ferdinando, & a Vincenzo di fuperiHte reftare poteva, che nella Cafa la giovane Principeffa Maria, loro Nipote , che come femi-fvTdomVa- na > e^uta dall’ inveftitura del Ducato di Mantova, haveva, te. quantunque dubbia, qualche ragione di afpirare a quello del nalio^'ea Monferrato. Nel di lei Matrimonio per tanto parendo ripo-vincevo, fto il pegno della pace, ò il feme di grandi contefe, crede-*ìmnfal°,la vano molti, che conveniffe congiungerla a Carlo , Duca di ‘‘IlefJtT' Rhetel, Figliuolo di Carlo, Duca di Nivers, più proilìmo, douirfi ac- e legittimo herede . Quefto Ramo , trafpiantato in terreno ftra-jduZd! n'ero > furgeva però dalla fteffa radice , provenendo da Lo-1ibetet. dovico Gonzaga, nato di Federico, primo Duca di Manto-stytt'Jlf-\ va > ^ quale , non fofferendo la forte, che per l’età, nel iiic-f<>- cedere a gli Stati del Padre, altri Fratelli gli foffero" preferiti , cercò in Francia , & incontrò, maritandoii, fortune mi-¿tì traf- gliori j onde godevano i fuoi heredi con opulenti rendite tre ìyamÌa. * ampi Ducati, di Nivers, di Rhetel, e di Mena . Ma, per effere quefta Cafa, come naturalizata Francefe, gli Spagnuo-Ji, che , appena nata Maria, haveva no procurato d’ haverla