LIBRO TERZO. 139 Lefina l'Armata , e niente meno fopra la fcorta negligente delle Galee fottili, fu inviato Pietro Fofcarini , Inquifitore , per liquidare, fe vi foflero colpe de’ Capi : al Zane fubroga-to il Veniero nel Generalato , e perciò vacando il governo delle Navi, a Francefco Morofini reftò demandato. S’armarono in oltre alcune altre Navi, e Galee, co’l Galeone, detto il Balbi, di vaftiffima mole. In tutte le Corti s’invehiva poi per nome della Republica, che fotto il manto de’Trattati , e di Pace , havelfero mirato i Miniftri Spagnuoli a più fieramente colpirla ; e perche certamente a’ Principi Italiani nè la fortuna, nè Farti loro piacevano, partendo Simeone Contarmi dell’Ambafciata di Roma, il Senato gli ordinò di vifi-tare Cofimo Gran Duca, ch’haveva denegate le proprie Galee airofluna, e ritirati alcuni danari, prima inviati a Milano , per affiftere a Ferdinando, Cognato fuo. Indi pafsò a’ Duchi d’Urbino , di Modona , di Mantova, e di Parma , facendo a tutti conofcere, Linflromento più valido della flra-ni era potenza effer in Italia la p attenda de Principi, / quali pareva horamai tempo , che comprende ¡¡ero quanto da foreft ieri s'odi affé la Liberta di quefla Provincia, mentre riputavano a grand ¿¡¡ima offefa tutto ciò, eòe giuflamente alla loro cupidità , (y ambitione tentaffe d'opporfi. Ma trattenuti, fi può dir tutti, ne’ vincoli della maggior dipendenza, non fapeva-no, che augurare tempi migliori alla comune falute, ognuno la Republica compatendo, ma neffuno muovendofi. Dunque la maggiore fperanza fi riduceva alla diverfione nel Piemonte , dove i Venetiani impartiti , oltre i menfuali esborfi, altri ottantamila ducati al Duca di flraordinario fovvegno, gli havevano dato il modo di tirare un’altra volta il Dighieres in Italia , e di foftenerfi in tal vigore di forze , che mentre il Toledo haveva ancora le genti a’quartieri, attaccò S. Damiano, Terra cinta da groffa muraglia con buon Terrapieno, c da Andrea Prando con feicento Soldati guardata $ ma , re-ftando quelli fotto le ruine d’alcune Cafe miferamente fepol-to , il Prefidio fenza Capo , dopo cinque giorni di batteria cedè ad un furiofifllmo affalto. Il Dighieres haveva con la prefenza decorato l’imprefa ; & il Duca, nella conquifta icor-rendo tra primi , hebbe fotto uccifo il Cavallo con perdita d’al- iC 17 Ch mani» ad inquisire ne ir Art mata fopra U negligenza de!Pa-(~ lardo. hi feco te veci di tutti i Principi cantra Spagna . a' quali dimoftra, ter medefi-mi ejferla cagione d*' comuni danni . compatita, e non foc-C*rfa^r