; 2i4 DELL’ HISTORIA VENETA 1620 giore, in particolare della Cavallerìa de’nemici, & altri allo fvantaggio del fìto, convenendo a’foldati, prima di venir’ al-e te Catto- le mani coll'inimico, falire buon tratto, efpofti a’colpi del lrldu!U cannone j emofehetto. S’aggiungeva l’inegualità del Monte, a,ce' che con più falde dava modo a’Bohemi di fortificarli, e difendere ad ogni paifo le ritirate. Ma, prevalendo a’ pericoli la fperanza del vincere, e la grandezza del premio, fù rifo-ìorootii ^uta ^a battaslia * L’ Anhalt faceva tener chiufe le porte di naticene! Praga, per levar a’ foldati la fperanza di fcampo. Nell’ Efer-HiÌaTlfta- clto fcelfe Per te il corno deliro ; all’ Gollach aifegnò il fini-sfi*. ilro . Federico, fe ben parte così principale del giuditio della fortuna, (lava in luogo , alquanto ritirato, per oflervare l’evento . De’ Cattolici, da’ Cefarei la delira , da* Bavari s’occupò la t finiitra . Teifera della battaglia fù il Nome Gloriofo della Ver- gine , fotto gli aufpicii della quale , rapprefentata nella principale bandiera , li molle il Corno de’ Bavari, a’ quali dopo il Duca il Conte Giovanni di Tillì comandava. Per giungere al Colle conveniva filare per un ponte, Se oltre pattar’ una Valle fango-fa , Si in quel difavantaggio il giovane Hanalt voleva urtarli, fe non 1’ havelte il Conte d’Hollach trattenuto j onde i Cattolici li difimpegnarono , e coperti dal Cannone col rifaltodel Monte, s’avanzarono con migliore ordinanza. Il Buquoii, per ifeanfare i colpi dell’ Artiglieria, a’ quali la tua gente, in tre attacca- gran battaglioni divifa coll’ ali della Cavalleria, ilava più efpo-ita , affrettò il palfo, e s’azzuffò nel tempo medeiìmo, che anco dal Tillì s’ attaccava . Il clamor de’ foldati, il rumor delle Trombe, lo ilrepito delle Bombarde affondavano il Cielo, rendendo il Monte un Theatro funeflo di furore, e di flrage . Più di feffantamila huomini flavano ne’ due Eferciti. Nel principio il vantaggio arrìdeva a’ Bohemi $ perche il Giovane Ha-ilggulT' nalc> con l’afiìitenza del Conte Slich, ributtò il primo ur-tobmi. to , incalzandoli Nemico con acquiflo d’alcune Infegne , morte del Prainer, e gravi ferite del Colonnello Macau. Acclamavano per tanto i Proteftanti vittoria. Ma le fquadre vete-ien prejio rane de’ Cattolici, nè abbandonandoti al primo accidente , \ fiMfiiTda- latrandoli vincer da flrida , replicarono l’impreilione gii a ufi rìa- tanto gagliarda, che Guglielmo Verdugo , che comandava i Valloni, occupò uno de’ ridotti con tre pezzi d* artiglieria , e fe-