i6i8 largamente pn'vi/l'i da' Cnjìelli della Collina. donde for. tementefi rifpin^cno le aggrefftoni. Jopo molte felicifor-prefe per opera de' Savoiardi. cadendo Trino in poter di Carlo, eie info-per tifie di Cordova. tanto pià fortificado-lo con frittolo fo lavoro . fattafifua la conquifta di Mone alto . e cofegna-ta con onta Potejlura , da lui pure guadagnata . feopertefi *n quello mentre da Genova orditele tra-dimenio. tramuto folto la Protettiont di! Duca > 384 DELL’ HISTORIA VENETA forme la muraglia , i molini, & il fianco della Città , da quel, la parte più efpofto . Non poteva egli pe ’1 numero fcarfo della foldatefca circonvallare la Piazza : e per lo rteflo difetto s aftenne per più giorni ad occupare i Cartelli della Col. lina, da’ quali s introducevano frequentemente in Cafale prò. vificni abbondanti j e quando pur volle farlo, fpinto con pò-che militie Federico Enriquez a pettardar Roflignano, parte dalle fpie ingannato, che ve lo conduifero a molte hore di giorno , parte dall’ afprezza del fìto rifpinto , perche ftà fopra un faflò, vi ricevè grave colpo. Progredivano con maggiore felicità 1’ Armi de’Savoiardi . Ufcito il Duca in Campagna occupò ad un tratto Alba, San Damiano, con tutto ciò, che gli s’apparteneva pe’1 trattato 3 e fe ben Trino refirtè qual* che giorno, perduta poi una mezza luna , fù sforzato alla refa . Così diiìmpcgnato dava gran gelofia al Governatore di Milano, che , confcguito per fe l’intento , trafeuraife , ò impedirle più torto le profperità de gli Spagnuoli. Anzi cono-fcendolo impreffo, che gli compiettero le guerre brevi, i trattati frequenti , e le continue mutationi di partito , grandemente temeva , che s’ uniife a’ Francefi, fomentando il dubbio con varii fuccefli j perche il Duca contra i patti fortifi. fica va Trino follecitamente ; prefo Moncalvo , ancorché non fotte del fuo partaggio, fe lo riteneva j & occupata Pontertu-ra, quafì sù gli occhi del Campo Spagnuolo, glie le h'aveva confegnata , ma con tratto così fartofo, e fprezzante , che parve più torto rimprovero, e infulto, che confidenza, & aju-to. Gli accidenti poi di Genova conturbavano fopra tutto . Scoprì quel Governo , che Giulio Cefare Vacherò, huomo pò-polano, con altri federati della fua conditione, haveva tramato di trucidare i Principali , e mutar forma al governo , con fperanza, che, nelle confufioni reitando in preda l’autorità delle Leggi, & i buoni efporti all’ ingiurie , fofs’ egli coll’ impunità per goderne ampillime fpoglie . Da coftui, che fù porto prigione , e dagli altri complici, che , ritiratili nel Mi-lanefe , furono dal Governatore a Genova inviati, fi penetrò, che la congiura pattava di concerto col Duca j il quale, fen* za difiirnularlo , fofteneva d’ haver’ al tradimento preftate 1’ orecchie , prima che la tregua fi rtabililfe, per efeguirlo quan-