LIBRO OTTAVO. 445 chi Alemanni il miserabile avanzo di quella veterana mìlì- 1630 tia, f babbi amo ne ce fatata ad allargar fi da Mantova ? Non fono quei me defmì, che aguatando ad ogni paffo i noflri foc-corft-, non hanno mai potuto impedirli, non che ofato attaccar- li ? Non fono queflì, che deono affai ir fi ne pofli, quegli fieffi, che s affacciano sì fovente d uoftri convogli ? M# fe non du* b iti amo d efponere a tutt' bore il nervo piùvalido delle forze a fcortar i foccorfì j perche paventeremo per maggior premio a cimentarci una volta con la Fortuna ? Supponiamo per horrido cafo Mantova perduta, come cader a certamente, /¿/¿z permettiamo efpofla a contingente contìnue : crederemo rifpettata la noftra modeflia da chi ha /’ ambitione per ifcorta , e per limite la cupidìtà del Dominio ? Saranno forfè da gli Aufi riaci riputate minori l'offefe paffate dell' ingiurie prefentì ? Io non\ sò vedere differenza da combatterli dalle muraglie di Mantova , ad affa Urli nelle proprie T rine ere. Deh non ci fidiamo di Principi potenti, (y offeft. Troppo c inganniamo , a credere gli Auftriaci, ò contenti dèlie noftre attioni paffate, ò placati per lo rijpetto prefente < Ma fe delle cofe faccedute non dobbiamo pentirci, perche vorremo aflenerci da nuovi tentativi , tanto più giufti, quanto non mirano, che a levar loro il modo d offenderci ? Temìamo forfè, non fopraggiunga un inondai ione d'Alemanni a vendicar il Jàngue de primi ? Ma chi ci afficura, che non vengano appunto fopr a dì noi a cancellare il roff or e della mal rìufcìta ìntraprefa ? Venferanno a paf-far in Italia quelli, che de loro compagni non if corderanno altre vefìigia , che il folo fepolchro. Ma quanto faremo pia efpo-ftì all' off efe, quando nelle noflre vifeere, che tale il Mantovano può dir fi4 terranno il piede ne' pofli, e forfè nella Città, che fe dover anno a co fio dì tempo, e dì fangue cercar nuovi a equi fi ì ? Ma vengano pure altre fquadre: chi non vede, che le occupa il Piemonte j che il Duca di S avoja le chiama j che le confuma la pefte j che la ftanchezza ■> e il dìfagìo, appena giunte, le sbanda ? Le invafioni dell' armi Francefi attraggono al prefente le loro attentìonì, e le forze ; e pur noi ancora ad un Rè grande, (j* Amico, che due volte a noflra inflanza ha fopr a il ghiaccio da' fuoi potenti(fimi Eserciti fatto valicare l Alpi, anzj le ha trapaffate in per fona, dobbiamo quefla gra-