LIBRO UNDECIMO. 615 intcrefli della Republica, i quali per gli comuni voleva al prefcnte lafciar da parte, e infofpefo. Giovanni Nani, Procuratore di San Marco, fù eletto, accioche con certa fua naturale deilerità, e con provetta efperienza, acquiilata ne’ più gravi impieghi della Republica, promoveife negotii di tanta importanza. Fù egli dal Pontefice con giubilo accolto , e con honori confpicui j ma prima, precorfo Federico , Cardinale Cornaro , Patriarca di Venetia , andato ( com’ è 1’ obligo del coftume ) a’ Limitari degli Apoitoli , induife Urbano a cancellare l’Inicrittione, da lui porta (otto la memoria d’ Alcifandro Terzo, Pontefice. Non volle però rimettere lr antica, tacitamente lafciandone al Succeifore il peniiero T già che aboliva quella, della quale era flato Autore egli ileflo. Il Senato, ilimando ciò, in quanto era un primo paiTo, ne-ceiiario alla perfettione dell’ Opera, non tralafciò d’efprimer-fì, niente altro poter contentarlo, che la redintegratione del prillino Elogio, In quella apertura di corriipondenza con Roma alienti anche il Senato a divedi Prelati, a’ quali nelle paf-fate pendenze erano (lati conferiti Vefcovati, & altri Bene-fitii di Chiefa, efpedire le Bolle : e fopra la propoiltione ac-coftumata de’ Vefcovati medefimi nel Conciftoro eflendo infurta qualche difficultà, impercioche dal Senato il deilde-rava, che da’ Cardinali Veneti, de’ quali ’1 folo Cornaro all’ hora fi ritrovava alla Corte, folle tale funtione efeguita, fù in atto di confidenza adherito, che infieme col nationale anche i Cardinali di Palazzo, Fratello, e Nipote dello ileifo Pontefice, doveifero farlo . Ma ne’ più importanti negotii 1’ Am-bafeiatore dimoilrava ad Urbano, qual folle il pericolo, che fopraftava dall’Armi Turchefche . Babilonia efser vinta, e perciò in Terfìa, ò terminata l imprefa , ò vicina la pace. TSLon poter dubitarfi, che all animo d Amuratb gonfio, (j1 elato non fuggerifsero l ambìtione, e la potenza nuovi difegni, (y ardire. Le intentine, e lunghe discordie de Prìncipi fervìre già t inti anni dì spettacolo a' Barbari, che attenti- ofservano le congiunture, coll affa lire ì più deboli, di farfi flrada ad invadere i più potenti. In Italia, O* in ogn altra parte ef-Iere [parla la guerra la Cbriftianìta apparire tutta bagnata faftgue i nè udirfi altre voci, che dì funefte battaglie, e di 4 la- 1639 raccolto con eflima-fio ne /ingoiare dal Midefino . che aboli-fee la nuova Inferititene d' A le fandrò III. ma perdi non riponi 1‘ antica. unicamente defidera-tafidal Senato. che nell* adito riaperto/i a quella Corte. permetti efpeditioni di Bolle agli Bcclefiaftici tjationali . aggi nflato alcune infuri evi con-trover/ie . inftanio poi apprejf* ’/ Pontefici per/’ unioni de' Principi contro il Turco.