Fig. 122 -Disegno per oggetto di orebceria a forma di scafo di nave, del Pisanello, nelle Collezioni del Museo del Louvre. ma non confermati a Tommaso Finiguerra, d'un quaderno ora al Museo Bri­tannico; da non dimenticarsi, pur nell' abbondanza degli esempi oiferti nel campo oramai fertilissimo dei disegni, miniature, silograbe e stampe in genere. Basti vedere quanto ci econfermato da quelle nitide incisioni in legno delle ricordate Peregrinazioni di T errasanta del Breydenbach, dove compare quella veduta della" CivitasV eneciarum" colla delineazione nitidissima dello scafo d'una cocca in allestimento presso la riva di fronte all'Arsenale (figura 126). Oppure, tra le miniature, da quella del codice viennese di Reginaldo Piramo Monopolitano, riprodotta da Paolo D'Ancona nella sua Storia della miniatura italiana; o da certi elementi evidentissimi di lotta fra galere e galeotte disal­berate contro un veliero, che compaiono nel codice quattrocentesco del poema . di Gaspare Visconti" Paulo e Daria", oggi alla biblioteca di Berlino: mentre un altro codice miniato dei primi del quattrocento alla biblioteca di Oxford, riprodotto pure dal Molmenti, aggiunge qualche particolare non del tutto manierato di · navi dell' epoca, attorno ad una veduta alquanto arbitraria di Venezia. Conviene perciò abbandonare ogni altra esemplibcazione generica, per limitarsi a quelle testimonianze dell'estremo quattrocento o del primo cinque­cento che piu convincono sotto 1'aspetto descrittivo, dato 1'interesse ridestato