LIBRO UNDECIMO. 673 fi ritirarono i Francefi d’Inurea, e gli Spagnuoli , confe- 1641 guito l’intento, fotto Chivas più a lungo non dimorarono. V Arcourt, prefiiTofi più importanti difegni, di ilrin- incamìM gcre il Principe Cardinale, d’aprirfi la comunicatione col */?« dif'-niare, & allargarfi i quartieri , occupò facilmente Ceva , gZ Mondovì, & altri luoghi in quel tratto , ponendo in fi- f**’ ne l’attedio a Cuneo, Piazza, che per le fortificationi , e pel fito fopra le falde d’un monte , portava il vanto di non mai eflere fiata efpugnata per forza. Ma dopo molte fattioni, e duri contraiti il Tenente Colonnello Cataneo , fort;jpms che vi comandava , a’dodici di Settembre l’arrefe, vani pia^a. clTendo riufciti gli sforzi del Principe Tomafo , e del Sirvela d’inviarvi foccorfo, e di tentar diveriioni. AfflitTe combatti-la perdita di Cuneo i Principi 'di Savoja, e nientemeno gli Spagnuoli, ma dal fucceflo di Monaco furono quelli , più che d’alcun’ altro, colpiti. Sta quella Piazza lopra certa Voi/?' °c eminenza, che fpinge in fuori un Promontorio del Mare, e cuopre una fptàggia più torto, che porto, dove la riviera »Tomafo * di Genova termina a’confini del Contado di Nizza . Dà f^uspl-il nome a picciolo Principato, già molto tempo poffeduto g™°j^ dalla Famiglia Grimalda. Fin del mille feicento, e cinque aggravati gli Spagnuoli, allcttati dall’opportunità di quel fito, v’in-troduiTero forte prefidip, aifentendovi per fuoi vantaggi ’1 nei Genove -Principe di Val di Taro, Zio, e tutore d’Honorato, Prin-cipe di Monaco , all’ fiora minore . Vi rifidieva un Go-rematore ^ per la Corona , eh’ efercitava bene fpeffo , oltre M?p“ieU. al comando , foverchia licenza j anzi che, da Milano per le occnpationi correnti tardandoli ad inviare alla guarni- ZtereT ' gione le paghe , conveniva il Principe, per efimerfl dalla militare infolenza, esborfarle del proprio danaro . Era poi la fua Caia hofpitio comune di quanti traghettavano d’ Italia, e di Spagna : onde il trovava fmunto , oppreifo divenuta per ogni parte , poco cavando da certi Stati nel Regno .NaPoli, e niente da penfioni, in ricompenfa dell’in- dron‘-..r tradotto prefidio, aflegnate. Vogliofo per tanto di feuo-tere il giogo, introduce fegretiifime pratiche co’Francefi, aU.a Bran‘ cu za poter per più anni confeguire l’intento, bora non xì. JSianì T. 1. V v efsen*