LIBRO Q_U I N T O. 269 pito l’animo del Rè, e l’inclinatione del Prìncipe; onde, 1623 infinuatofi nelle fperanze, e nel genio d’ ambidue , con motti tronchi, e con facete propofte gl’ induife da dovero a ri-folvere, che Carlo medefimo incognito il portaffe d’impro-vifo a Madrid, per conchiudere il Matrimonio, e condurre a Londra la Spofa. Dunque con fommo filentio partitofi il Principe, attraversò fconofciuto per le Porte la Francia, ac- incognito compagnato da pochiilìmi altri, che dal Bocchingam, diret-tore di tale maneggio, e che con infolito efempio godeva uguale favore appreifo il Regnante, & il Principe fucceifore . con ^utrt Forfè che poche rifolutioni fi raccontano rtrepitofe al pari di tuttar quella . De’ Principi chi s’affifava con maraviglia , chi s’ adom-brava con gelofia ; difcorrevano i popoli, e ne mormorava- PcPli no più di tutti gl’ Inglefi : l’unico Figlio del Rè, 1’Herede del Regno azzardarti al camino, portarli ortaggio più torto, che Spofo ad una Corte, emula di Religione, e di Stato, ad impetrare fupplichevolmente la moglie. La maggior parte non voleva lafciarfi perfuadere, che non foife il negotio con- ,con0pi-chiufo ; perciò fi facevano molti difcorfi di più fecrete al-leanze, e le temevano i Protertanti ; anzi con uguali fofpet- che ftmi~ ti le apprendevano alcuni de’ Cattolici fteffi : il Bavaro in par-ticolare dubbiofo, che gli Stati, e la Dignità, a favore del fie, etimo-Matrimonio, fi rendettero a Federico; e la Francia ingeloti-ta, che, fe a gli Auftriaci la Gran Brettagna adheriife, Cattolici, llaife fenz’ equilibrio la loro potenza in Europa . In Inghilterra gli Heretici temevano , che il Rè , inchinato a mutare credenza, per effettuarlo con maggior ficurezza , voleife appog- tcm, che giarfi alle forze, e all’ombre de’Principi grandi; e gioivano datai Ma-i Cartolici, da tali Nozze fperando alle confcienze libertà , Trinano}!-e ficurezza alle vite. In Ratisbona, dove la Dieta era con- lui lveran~ gregata , pretendeva 1’ Ambafciatore di Spagna , che , fenza dif- v ' ponere dell’ Elettorato, l’Imperatore attendeife almeno l’efito lmperado-di quello viaggio r e di sì grand’ emergente ; ma i Pontifici! , ''¿lfaadi & i Bavari con infolite, & incelfanti premure lo ftringevano Ratisbona a dichiararti „ e finire il negotio. Dunque , non oftante, che la maggior parte dell’ Imperio fentiife , a Cefare folo non com- fPra dsl1' petere in affare di tant’ importanza 1’ autorità di fpogliar’ un’Elet- hlenorato • tore, & a tuo arbitrio fceglierne un’ altro ; Ferdinando, chiamati