Il primo gruppo di scrittori a cui fu dato il nome di populciki (o compagni di strada) fu formato da un « serapionide », Vsevolod Ivanov, da una co-munista uscita dal partito, Lidja Sejfulina, e da due isolati, Boris Pilnjak e Isaak Babel. Fu il gruppo che dominò nella letteratura soviettista nel periodo 1922-1925 : in questi anni Ivanov scrisse e pubblicò i suoi principali racconti, raccolti poi nel 1925 con una prefazione di Lunacarskij; nel 1923 pubblicò la Sejfulina il) suo breve romanzo Humus, nel 1925 il suo romanzo, ormai famoso, Virineja, e i suoi bellissimi racconti sulla vita dei fanciulli nella Russia soviettista, raccogliendo nello stesso anno, in tre grossi volumi, le proprie opere; nello stesso periodo Boris Pilnjak, con una ammirevole intensità di lavoro, pubblicava numerosi racconti e i tre romanzi o pseudo-romanzi : Le tre capitali, L’anno nudo e Macchine e lupi; nel 1923-24 pubblicò Babel i suoi : Racconti di Odessa e L’armata di cavalleria-Scrittori diversissimi fra loro che ebbero in quel periodo in comune una tendenza sociale e politica, della cui importanza molto probabilmente neppure essi si rendevano conto : dalla loro1 adesione formale alle direttive rivoluzionarie nacque infatti la letteratura che viene oggi detta dell’ «intelligencija» soviettista. Altri scrittori di fama europea, come * 93 *