per me col suo volto di scrittore, col suo modo di sentire il mondo-, con la sua creazione ». Ancor più strettamente ricava i suoi precetti generali dalla diretta esperienza Panteleimo-n Romanov : «Tolstoj ha avuto un’influenza enorme sul mio sviluppo artistico. Sulle sue opere io ho imparato a scrivere in modo da riuscire comprensibile a tutti. Il suo toglier via dalle cose ogni velo superfluo, la sua lotta contro la menzogna interiore dell’uomo che ha una opinione esagerata di sè e della propria dignità interiore, questo io l’ho imparato da Tolstoj, perchè nessuno nè prima nè dopo di lui è stato cosi grande maestro nel rivelar l’anima umana e nel mostrar le cose invisibili agli occhi comuni ». Non è il caso di osservar qui fino- a che punto veramente Romanov abbia appreso da Tolstoj, ma non si può negare alle sue parole anche il valore di una affermazione di principio, importante per l’attuale sviluppo- della letteratura. Tanto più che a una conclusione analoga arrivano la maggior parte degli scrittori oggi considerati i continuatori, in un modo o in un altro, della tradizione letteraria russa, da una parte, per esempio, Leo-nov che ha scritto le sue cose migliori sotto l’influenza diretta di Dbsto-jevsky e per il quale Tolstoj è una piramide insuperata e forse insuperabile, e dall’altra per esempio Vsevo-lod Iva-nov, che Dostcjevskiy dichiara di non aver neppure letto. Mettendo in relazione tutte queste dichiarazioni con quanto s’è detto sull’attuale diffusione delle opere di Tolstoj si può concludere che il grande autore di Guerra e pace è ancora popolare in Rus- * 159 *