di ubbriacamento, quel che invece era spontaneo frutte di nuove ispirazioni, di nuovi impulsi, di reale fede. Per fermarci, per esempio, al solo movimento letterario di origine proletaria, di cui vogliamo occuparci, questo distacco si può notar benissimo osservando lo sviluppo delle due correnti in cui esso fin da principio si divise- La prima, rappresentata quasi esclusivamente da Demjan Bjed-nyj, che potrebbe essere chiamato il poeta laurea-tus del bolscevismo, era caratterizzata da una poesia puramente politica, rivoluzionaria. Non preoccupandosi per nulla della forma, Bjednyj non pensava che a galvanizzare le folle e a far propaganda con i suoi versi alle dottrine comuniste. Era stata ben lunga la via da quando alla scuola militare sotto il vecchio regime, Demjan Bjednyj, che allora si chiamava Efjm Pridvorov, aveva dedicato i suoi versi allo zar : « Risuona, mia lira ! Io compongo un canto all’apostolo della pace, allo zar Nicola ». La partecipazione del fecondissimo poeta alla rivoluzione fu senza dubbio utile ed efficace : se. le sue poesie (canti, poemetti, favole) non mancano spesso di grossolanità esteriore e di servilità interiore, esse non peccano certamente di mancanza di chiarezza! Questo spiega il loro enorme successo e spiega anche perchè, passato il periodo della tempesta, pei risultati ottenuti egli ebbe la massima onorificenza bolscevica con questa motivazione : * 42 *