1613 i614 Matrime• flit trà le due Corone tendono all’ epprejjione d'Italia. 1-fclama-tioni di Carle. 48 DELL’ HISTORIA VENETA altro itimeli giudi d’intereiìi, e vendetta , di concorrervi con gli sforzi maggiori, quando gli altri Principi di Chriftianità vi fi voleffero da dovero riTolvere , e rimuovefiero quelle gelofie, che mal’opportune diftrahevano al prefente l’Italia. All’ altre Corti commendato il zelo del Pontefice, tutti offerendo, e neffuno adempiendo 3 cadde prettamente il progetto in filentio. A1SL7SLO M DC XIV COn l5 anno nuovo grandemente alteroffi lo Stato d’Italia 3 perche le due Corone, ne’ Matrimonii conchiufi havendo riporto l’arcano della loro unione, e Potenza ad oppreffione de gli altri, fotto pretefto d’ allontanare da quella Provincia la Guerra, v’ introducevano la fervitù. Perciò i Duchi di Savoja, e di Mantova fi dolevano con uniformi concetti: quegli che gli fi ra piffero l’Armi, e la Figlia: quelli che gli s involaffe la volontà, e la Nipote. Carlo esagerava con maggior vehemenza , dicendo a’ Miniftri de’ Principi , che gli risiedevano appreffo. Che altro è chiedermi ì Armi , eh’ efigere dalìItalia tributo della più vii fervitù ? lo, rifpettando la grandezza , e ì autorità del Re, mio Cognato, ho ceduto a fuoì cenni le conquifle, e le fi effe fperan%e. Hora ì ingratitudine, C? il difpre^X0 ? la mia ricompenfa. Si fepelifcono le mie ragioni, mi s impongono Matrimonii, mi fi comanda il dìfarmo. Che più eh vile, ò di mìferabile può bavere la fervitù ? Dunque darò io per ojìaggi ì prefidii della mìa fìcurez%a > 0“ ì miti Stati ; i fudditi, la Cafa, e la mìa fleffa per fon a, tefterà dì far mata, (j* efpifta all’ altrui cupidìgia ? Che tefìimoniì alla Spagna non ho dato io di partìaliffìmo affetto ? Uno de mìei Figliuoli, fe bene in Carica grande , e però, fi può dire, captivi, e fchiavo tra le Guardie Spagnuo/e . L altro, fucceffore de gli Stati, ho inviato in mano al Rè per pegno di fede. Tanto non bafla, hora s impone, eh’ io difarmi. Chi da un vicino potente af-fteurerà le mìe Vìa? Credono forfè gii Spagnnoli dì f0-prafare le gelofie del mio 1 mire, come fi fanno lecito dif-porre dì mìa Figli ai TSLon fi dìjarma ¿1 Governatore dì Mi-