già stato e che perciò non ha più ragion d’essere. In un’atmosfera come quella dell’attuale letteratura russa, in cui, secondo l’espressione di un critico russo il Voronskij, « i problemi di come e che cosa scrivere non sono stati ancora non soltanto decisi, ma nemmeno posti come si deve », il fervore di questi giovani può giovare, ma è anche pericoloso, mantenendo quello stato di permanente discussione che disturba l’opera creativa. Il grande crogiuolo delle varie correnti, dei tentativi, delle ricerche ribolle dunque nonostante le opposizioni e le limitazioni politiche, e la nuova letteratura si sviluppa in parte riallacciandosi alla tradizione e al passato, in parte guardando arditamente all’avvenire. * 13 *