st’incontro si precisa la differenza tra il ladro e brigante per mestiere come Aghej e colui che si è dato allo sbaraglio per protesta, come dice Aghej stesso di Mitka. Aghej è dèi resto un vero e proprio anormale : un cinico, come dimostra l’ultimo episodio, là dove manda una lettera al vecchio padre, annunziandogli il proprio pentimento e il proposito di tornar sulla buona strada, e lo fa invece assistere alla propria fine in uno scontro con la polizia venuta ad arrestarlo. Il contrasto dipinto dallo* scrittore è efficacissimo e potente è lo studio* delle sofferenze di Mitka che alla vita del delinquente è arrivato per le vicende esteriori dell’esistenza e non per istinto*. II suo sogno* di puro rivoluzionario è stato distrutto dal fallimento della pura rivoluzione e la sua protesta appare simbolica, come indice della devastazione degli spiriti migliori. Anche qui dunque una documentazione, ma una documentazione psicologica, iri confronto di quella sociale del romanzo precedente. La liberazione, che è redenzione; verrà solo da una terribile malattia che tiene a ¡ungo Mitka sull’orlo della tomba, e dopo della quale egli tornerà alla « terra »• È questo solo lo scheletro del lungo romanzo*, nel quale innumerevoli episodi e personaggi diversissimi dànno un carattere addirittura epico della rivoluzione trasformata dalla « Nep ». Leonov è un narratore sicuro* di sè, della sua arte, della sua via : il quadro dei bagordi, nel quale conosciamo Mitka ed il contadino Nikolka, il quale porterà alla rovina la povera Tatjana, la dolce e sventurata sorella di Mitka, morta cadendo nel circo, è di un’ef- * 115 *