giogato al carro della Duncan. Questo periodo che macerò l’animo già turbato del poeta ebbe anche una sua influenza favorevole, però di riflesso- Il ritomo in patria rappresentò la vittoria dell’ispirazione poetica sugli atteggiamenti e le maschera-ture, rappresentò per il poeta la conquista della propria coscienza poetica. Questa coscienza si risvegliò al nuovo contatto con la propria madre terra : quel senso* d’amore per la Russia, « l’eterna vergine », che già aveva ispirato nei primi anni strofe bellissime sopratutto nel poemetto Inonia, si sviluppò alla sua massima potenza. Ed ebbe le note acute della nostalgia. Nebbia azzurra. Immensità nevosa, Sottile luce di luna color limone, Al cuore è grato con sordo dolore Ricordare qualcosa delPinfanzla... In segreto lasciai il tetto paterno... Son tornato di nuovo nel paese nativo. Chi si ricorda di me? Chi mi ha dimenticato? Sto 11 triste come un viandante cacciato, Vecchio padrone della propria capanna. Lo stesso motivo si ripete in varie poesie : Bassi boschi. Steppa e orizzonte. La luce della luna da per tutto. Ecco ad un tratto han cominciato a singhiozzare I suoni diffondentisi dei campanelli... E ancora : Russia mia, altezzosa Russia I Io sono il tuo cantore ed esaltatore I Ho nutrito di reseda e di menta la tristezza dei miei versi ferini. * 31 *