Morozka, cavallerizzo senza pari ed anima generosa nella sua rozzezza- Egli ha un cavallo, Miska, intelligente come un essere umano e ch’egli ama come si può amare un proprio eguale. Durante una azione sfortunata per i «partigiani», Morozka salva dai bianchi un giovane a lui ignoto, un massimalista intellettuale, e lo porta all’ospedale rivoluzionario. Questo giovane, un certo Mècik, è venuto da alcune settimane dalla città, con idee molto confuse su quel che lo aspetta. Egli all’ospedale dove è stato portato ferito dia Morozka, rimane qualche tempo senza riprendere coscienza, poi si rimette pian piano, accettando con morbosa sensibilità le cure affettuose di coloro che lo circondano nel silenzio sonnolento della « tajga », l’infinita tenebrosa foresta siberiana. L’infermiera Varja, anch’essa una ex-operaia delle miniere, ora moglie di Morozka, si innamora di lui : essa non ha veramente mai a-mato nessuno, è stata buona ed affettuosa con tutti, e ha con leggerezza tradito il marito, non avendo la forza di dir « no » a nessuno. Morozka non ignora la condotta della moglie, ma ha sopportato; ora invece. che Varja s’innamora del giovane venuto dalla città, così pulito, poco coraggioso e differente da tutti gli altri, egli si sente ingelosito ed offeso e decide di abbandonare la moglie. Mecik però, che sente per Morozka gratitudine ed1 affetto, non approfitta dell’amore della donna e non tradisce il compagno- Entrato a far parte del reparto di Le-vinson, si accorge presto che questa vita non è per lui, grave e tormentosa come un incubo. Da ogni parte arrivano' notizie allarmanti, i viveri mancano, * 62 *